Le azioni Apple sono scese del 2,6% subito il post di Trump, portando la valutazione dell’azienda appena sotto i 3.000 miliardi di dollari. E Apple non sarà la sola. In un discorso ai giornalisti alla Casa Bianca nel pomeriggio Trump ha poi aggiunto che la minaccia vale anche per Samsung o qualsiasi altro produttore di telefoni con produzioni al di fuori degli Stati Uniti. Altrimenti, ha detto, “non sarebbe giusto”.”Quando costruiranno il loro impianto qui, non ci saranno dazi. Quindi costruiranno impianti qui”. Il mese scorso, Trump aveva già allarmato gli investitori Apple con una serie di crescenti annunci di dazi sui prodotti provenienti dalla Cina. Apple stava pianificando di spostare l’assemblaggio di tutti gli iPhone destinati al mercato statunitense in India, nel tentativo di evitare l’impatto frontale della guerra commerciale di Trump con la Cina.Gli Stati Uniti rappresentano il mercato più grande per gli iPhone: ne vengono venduti ogni anno più di 60 milioni. Secondo tutti gli analisti trasferire la produzione degli iPhone destinata agli Stati Uniti sarebbe proibitivo, a causa della mancanza di strutture e di forza lavoro flessibile a cui Apple ha accesso in Cina. Wedbush Securities, una società di servizi finanziari, ha affermato il mese scorso che un iPhone prodotto negli Stati Uniti costerebbe oltre tre volte di più rispetto a oggi, ovvero 3.500 dollari.
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