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Tg Volontariato, l’edizione di giovedì 5 giugno 2025

MIGRANTI. DIGNITÀ E LEGALITÀ CON IL SUPPORTO DI CARITAS OTRANTO

“Lo Sportello immigrati della Caritas diocesana di Otranto assiste persone provenienti da quasi tutti i continenti. Quello maggiormente rappresentato è l’Africa, con il Marocco, la Nigeria, il Gambia, il Ghana”. A parlare è Tommaso Salvatore, responsabile dello Sportello giuridico immigrati della Caritas di Otranto. Ci troviamo a Maglie, nella diocesi di Otranto, in Puglia. Lo Sportello giuridico della Caritas è un po’ una mappa del mondo. Le ultime notizie riguardano l’aumento delle richieste di assistenza per le domande di cittadinanza e poi quelle per i ricongiungimenti familiari e i permessi di lavoro. Salvatore, avvocato responsabile dello Sportello, parla di difficoltà quotidiane e “bisogni emergenti”. “C’è sicuramente quello della casa” sottolinea Salvatore. “Trovare una casa oggi è molto difficile perché il Salento è un territorio a forte vocazione turistica e i proprietari spesso preferiscono affittare la casa ai turisti, perché rende di più. Le poche case che gli stranieri riescono a trovare alla loro portata spesso sono vecchie e insalubri”. Con Salvatore si parla di momenti che colpiscono: “La contentezza di una famiglia che dopo tante difficoltà e burocrazia è riuscita a ricongiungere l’ultima figlia presente in Ghana. Mi ha riempito il cuore vedere la felicità di questa famiglia”. Lo Sportello è supportato dall’8xmille alla Chiesa cattolica, una scelta che attraverso una semplice firma permette di moltiplicare i contributi per un mondo più solidale.

UCRAINA. UN EYELINER PER MARYNA, CHE RITROVA CASA

“Dom”, in russo, vuol dire casa. Ma nella città di Ivano-Frankivsk sono tre lettere che hanno anche un altro significato. Formano un acronimo, che in ucraino vuol dire “agisci, scegli il futuro”. È il nome di un’associazione, che ha sede tra condomini sovietici e palazzi austroungarici art nouveau. Accanto a un tavolo disseminato di smalti, eyeliner e fondotinta, una madre cerca la sfumatura giusta. Ha 36 anni ed è originaria di una città in riva al mar Nero finita sulla linea del fronte nel 2022, con l’avvio dell’offensiva militare della Russia. Si chiama Maryna Ukrainska e sta frequentando un corso da estetista, specializzazione “permanent makeup artist”. “Ivano-Frankivsk mi piace molto” ci dice. “Qui ho fatto amicizie e ho imparato tante cose sul maquillage o sul contouring, quando si scolpisce il viso con luci e ombre per valorizzare tratti o approfondire lo sguardo. Ho aperto un salone e ricevo su appuntamento: così riesco a gestire il mio tempo, guadagnando il necessario e mantenendo quella flessibilità negli orari che con un figlio piccolo è indispensabile”. Le ragazze di Dom non sono state lasciate sole. Un aiuto è arrivato anche grazie al progetto “Insieme con l’Ucraina sempre”, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e coordinato da Focsiv, la federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana.COOPERAZIONE. MONITO CARITAS: AFFRONTARE L’EMERGENZA DEL DEBITO

Nel mondo c’è un’emergenza debito che va affrontata al più presto: a condividere l’appello è Massimo Pallottino, esperto di Caritas italiana, una delle organizzazioni aderenti alla campagna della società civile “Cambiare la rotta”, animatrici del seminario ‘Pellegrini di speranza: un’ispirazione giubilare per agire su debito, clima e sviluppo’. L’analisi si concentra anche sulla prossima Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo, al via a Siviglia, in Spagna, il 30 giugno. “Sarà un’occasione molto importante, la prima in anni di lavoro sulla giustizia economica e finanziaria e dello sviluppo” sottolinea Pallottino. “La situazione è sempre più difficile perché oggi più della metà dei Paesi del Sud globale rischiano una crisi debitoria, e ben tre miliardi e 300 milioni di persone pagano per il servizio del debito più di quanto investano in servizi di base, a partire dalla sanità”.

AFRICA. MARMELLATA SOLIDALE IN PIAZZA PER LE MAMME E I BAMBINI

Questa non è una marmellata. È un aiuto per le mamme e i bambini. Un vasetto di dolcezza ma anche una dose di speranza. Pensieri e parole scelte da Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione nata a Padova in prima fila nel diritto alla salute a sud del Sahara. Un impegno portato avanti in questi giorni anche attraverso acquisti “solidali” nelle piazze di Torino, Potenza, Milano, Trento e altre città d’Italia. “E’ una bella storia di azione e coinvolgimento che nasce dai nostri territori” dice Nicola Penzo, di Medici con l’Africa. “Il papà di una dottoressa che ha lavorato in un ospedale di Tosamaganga, in Tanzania, si è attivato, coinvolto dall’entusiasmo di sua figlia, e ha coinvolto la sua azienda Menz&Gasser, un’azienda trentina, che ha messo a disposizione più di 13mila vasetti di marmellata gratuitamente”. Nelle piazze i vasetti sono stati offerti a partire dal 25 maggio, Giornata internazionale dell’Africa, e poi ancora a giugno. Secondo il Cuamm, a sud del Sahara ogni anno 265mila donne muoiono a causa di parto, mentre un milione e 200mila bambini perdono la vita nel loro primo mese.
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