CIVITAVECCHIA – Dal 26 al 28 maggio si è svolto a Civitavecchia un evento speciale che ha unito sport, educazione ambientale e formazione: il progetto “VelaScuola”, promosso dalla Federazione Italiana Vela e realizzato grazie alla collaborazione tra l’Istituto Comprensivo Galice, la Lega Navale Italiana – Sezione di Civitavecchia, e l’Università degli Studi della Tuscia. Sette classi dell’IC “Ennio Galice”, 3E Posata, 1C, 2C, 3A, 3B, 4A, 4B Papacchini, per un totale di 125 alunni, hanno partecipato attivamente alle attività del progetto, nato con lo scopo di diffondere tra i più giovani i valori dello sport velico, il rispetto dell’ambiente marino e la cultura della navigazione. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie all’impegno della dirigente scolastica, professoressa Angela Fato, e alla disponibilità della Lega Navale Italiana. «Un ringraziamento particolare va al presidente della LNI Civitavecchia, professor Dario Iacoponi, al consigliere per lo sport Pino Senese, al personale della segreteria, e ai meravigliosi istruttori che hanno accompagnato con competenza e passione i piccoli partecipanti – spiegano dalla scuola – per il windsurf Claudia Di Francesco, Giulia Cocco, Letterio Milea e Dario Masoni, per la vela Chiara Proli e Lorenzo Ceccarelli e all’atleta Giulia Vitali. A rendere ancora più speciale l’evento, è stata la partecipazione straordinaria di Adriano Stella, commissario tecnico della nazionale italiana maschile Foil, che ha incontrato gli alunni in una delle giornate del progetto, regalando un momento di ispirazione e motivazione legato al mondo dello sport agonistico. I bambini hanno anche potuto incontrare il grande campione Mattia Camboni reduce dall’America’s Cup». Sono state giornate in cui sport, scienza ed educazione civica e si sono incontrate in un’aula decentrata: il mare. Accanto alle attività sportive, infatti, i bambini hanno partecipato anche a lezioni teoriche tenute presso il Laboratorio di Oceanologia Sperimentale ed Ecologia Marina (LOSEM) dell’Università degli Studi della Tuscia. A condurre gli incontri sono state le dott.sse Elena Scagnoli dottoranda dell’Università della Tuscia, ed Eleonora Amore dell’Università di Palermo ma collaboratrice del laboratorio. Le ricercatrici hanno coinvolto gli alunni in un affascinante viaggio alla scoperta del mare di Civitavecchia, parlando dell’importanza della Posidonia oceanica, una pianta fondamentale per l’ecosistema marino e dei coralli del Mar Mediterraneo, spesso poco conosciuti ma di grande valore ambientale. Lo stesso gruppo di studiosi sta portando avanti il progetto ‘RENOVATE’, che prevede un approccio ecosistemico per la valutazione e la sperimentazione di azioni di compensazione e mitigazione ambientale nell’ambito dell’hub portuale di Civitavecchia. Un progetto ambizioso, condotto da una rete di importanti istituzioni scientifiche tra cui il CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), l’Università della Tuscia, l’OGS, le Università di Palermo, Sassari, Bologna, Milano Bicocca, il CNR IAS di Oristano e l’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Il responsabile scientifico del laboratorio è il professor Marco Marcelli, che ha sostenuto attivamente l’iniziativa scolastica, favorendo l’incontro tra scuola, scienza e territorio. Quello portato avanti dagli alunni dell’Istituto E.Galice è stato un progetto di crescita, rispetto e scoperta. La dedizione e la professionalità dalla maestra Maria Letizia Amatista, che ha coordinato ogni fase con competenza e pazienza, sono state fondamentali. Le docenti coinvolte, così come i genitori, hanno espresso soddisfazione per l’esperienza proposta, che ha entusiasmato i bambini e gli ha permesso di sperimentare una didattica “outdoor”. «Vela è disciplina, impegno e rispetto», hanno sottolineato gli organizzatori. I bambini sono tornati a casa euforici, portando con sé il ricordo di un’esperienza unica, fatta di onde, vento, nuove scoperte e spirito di squadra. Il progetto ha dimostrato come lo sport e la scuola, insieme alla ricerca scientifica e la sinergia tra le istituzioni, possano costruire percorsi di crescita integrale per le nuove generazioni. Un modello virtuoso da replicare e sostenere, perché il futuro del mare e dei cittadini di domani si costruisce anche così. |