dal nostro corrispondente Alessio Pisanò
BRUXELLES – “Milioni di russi sono contro Putin e contro la guerra, pronti ad agire per rovesciare il regime. Questo dialogo avrebbe dovuto cominciare tempo fa, ma è meglio tardi che mai”. Sono queste le parole con cui Yulia Navalnaya, dissidente russa e vedova dell’oppositore al regime di Putin Aleksej Navalny, ha aperto il suo intervento all’Eurocamera di Bruxelles. L’occasione è stata la riunione della Commissione affari esteri del Parlamento europeo, a cui hanno partecipato anche i politici e attivisti Vladimir Kara-Murza e Ilya Yashin. “Da 25 anni Vladimir Putin reprime il suo popolo: uccide e tortura i giornalisti, invade altri paesi e minaccia il mondo di attacchi nucleari e in tutto questo tempo non siamo riusciti a fermarlo” ha detto Navalnaya. “Perché? Dove abbiamo fallito? Dobbiamo essere molto più uniti nel sostenere la società civile russa; sotto questo punto di vista è necessario fare molto di più”.
La visita al Parlamento europeo degli oppositori russi arriva all’indomani delle telefonate di Vladimir Putin con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il neoeletto papa Leone XIV, con l’obiettivo di cercare il raggiungimento di una tregua; sul fronte ucraino, invece, per la terza volta dall’inizio della guerra le forze di Kiev hanno attaccato il ponte di Crimea, infrastruttura fondamentale per l’esercito russo. “Trent’anni fa milioni di persone una accanto all’altra sono riuscite a rovesciare la dittatura comunista – ha aggiunto Navalnaya – sono certa che una cosa del genere accadrà di nuovo in Russia. É un tema che l’Unione europea capisce bene, visto che almeno la metà dei nuovi Stati membri fino a pochi anni fa era dietro alla Cortina di ferro”.
In Commissione è anche intervenuto l’oppositore Kara-Murza che ha ricordato come non sia giusto definire Putin un presidente ma un “usurpatore”, dal momento che l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) dal 2000 non ha “mai riconosciuto nessuna delle elezioni russe come libera, giusta e democratica”. Più duro il commento di Ilya Yashin, che ha sottolineato come sia “una vergogna essere putinisti nel 2025. L’Europa ha risorse sufficienti per fermare il Cremlino, manca solo la volontà. Se volete aiutare la democrazia nel nostro Paese, salvate l’Ucraina da Putin”. A margine dell’incontro, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola su X ha commentato: “Ieri Alexei Navalny avrebbe dovuto celebrare il suo 49esimo compleanno assieme alla moglie e ai figli, avrebbe dovuto essere per le strade della Russia a battersi per la democrazia e la libertà. Ringrazio sua moglie Yulia per aver portato avanti la sua missione, ha il pieno sostegno dell’Eurocamera”.
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