di Mirko Gabriele Narducci e Antonio Bravetti
ROMA – “Sono contraria a dimezzare i tempi della cittadinanza, sono contrarissima e non contribuirò al referendum che vuole portare a 5 anni i tempi per la concessione. Continuo a ritenere che la legge italiana sia un’ottima legge, tra l’altro molto aperta. Siamo da tempo tra le nazioni europeee che concedono il maggior numero di cittadinanze. Cosa diversa è accelerare l’iter burocratico per ottenerla dopo che se ne ha diritto, quella ci interessa e ci lavoriamo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervistata da Maurizio Belpietro in occasione de ‘Il giorno de La Verità’, a Palazzo Brancaccio, a Roma.
REFERENDUM. MELONI: L’ASTENSIONE È UN DIRITTO
“Ho scelto di andare al seggio e non ritirerò la scheda perché penso sia giusto dare un segnale di rispetto verso il referendum, ma poiché non condivido i contenuti di un referendum esiste l’opzione dell’astensione, come ci insegna un partito serio: ‘non votare’ è un diritto”, ha spiegato Meloni mostrando un vecchio slogan dei Ds in cui si invitava a non partecipare a un referendum.
MELONI: SINISTRA DIVISA CERCA NEMICO, SPESI 400 MLN DEGLI ITALIANI
Quella dei referendum “è tutta una questione interna alla sinistra”, per cui “saranno spesi 400 milioni degli italiani”, ha sottolineato la premier. “Per non dire che c’è un avversario interno si cerca un nemico esterno”, ha concluso.
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