CAGLIARI – Suicidio nella notte all’interno del carcere di Uta di Cagliari. A togliersi la vita è stato Sandro Arzu, il 56enne originario di Arzana che era stato arrestato lo scorso maggio a Cagliari, dopo una latitanza di due anni, cominciata nel marzo del 2023. Era accusato dell’omicidio di Beniamino Marongiu. A renderlo noto è Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo diritti riforme”, esprimendo sgomento “e vicinanza ai familiari per questo epilogo tragico”.
CHI È SANDRO ARZU
Il primo omicidio commesso da Sandro Arzu risale a tanti anni fa, al 26 dicembre 1990, quando ad Arzana venne ucciso a colpi di pistola, in mezzo alla gente, il giovane meccanico Bruno Ferrai. Per questo delitto (commesso per vendicare l’assassinio del padre nell’ambito di una faida tra le due famiglie) Arzu, che all’epoca aveva 21 anni, venne condannato a 26 anni di carcere. Ma non fu l’unico episodio della sua vita criminale. Prima di essere arrestato in maggio per l’omicidio di Vincenzo Beniamino Marongiu (ucciso il 9 luglio 2024 in centro ad Arzana per un regolamento di conti), Arzu era completamente scomparso. Latitante dall’8 marzo 2023: quel giorno, non si era presentato in caserma per un obbligo di firma. E prima aveva anche tentato di inscenare la propria morte perchè gli inquirenti smettessero di cercarlo: aveva lasciato la sua Opel Corsa in una strada sterrata nelle campagne del paese, nella zona di San Cristoforo, con alcune macchie di sangue sul volante e altre sparse sul sedile. Una sceneggiata che puntava anche a sfuggire a un regolamento di conti tra due bande legate a un grosso traffico di droga.
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