BOLOGNA – Si impedisca per l’estate l’accesso a quella spiaggetta “tristemente nota per la sua pericolosità”. Lì, in poco più di vent’anni, si sono verificati 10 annegamenti nello stesso punto ben delimitato, immediatamente a valle del ponte sul Brenta, in un’area che viene comunque frequentata da bagnanti, nonostante il divieto assoluto di balneazione e i cartelli ben visibili”. La spiaggetta in questione si trova al di sotto del Ponte Campo San Martino, la strada che collega la cittadina in provincia di Padova con la vicina Curtarolo.
LE VITTIME ANNEGATE
Tra le vittime si contano due giovani morti il 14 luglio 2024, fra cui l’eroe Stefan Cristoiu (morto per cercare di salvare l’amico), un giovane nel 2023, una persona nel 2018 e un’altra ancora nel 2011. E l’elenco purtroppo non finisce qui”, dice Luciano Sandonà, consigliere regionale di Lega-Liga veneta, che, in una lettera al comune di Campo San Martino, al Genio civile di Padova e all’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, chiede appunto lo stop alla ‘spiaggetta della morte’. “Non possiamo continuare a contare le vittime. In quel tratto del fiume Brenta a valle del ponte di Campo San Martino, teatro di troppi drammi, è tempo di intervenire in modo concreto e definitivo”. Quel posto, ricorda lo stesso Sandonà, “è noto ai sommozzatori dei Vigili del Fuoco come ‘la spiaggetta della morte’ ed è considerato ad altissimo rischio per via delle pericolose correnti e della conformazione del fondale. È evidente che i soli cartelli non bastano. Per questo ho chiesto che venga chiuso l’accesso alla spiaggia dal 15 giugno al 15 settembre con una recinzione alta e una segnaletica rafforzata che impedisca l’ingresso ai non autorizzati”.
Sandonà ricorda che circa dieci anni fu lui a salvare “quattro operai stranieri richiamandoli a riva mentre stavano per annegare in quel tratto maledetto: è un’esperienza che non dimenticherò mai e che mi ha convinto, una volta per tutte, dell’estrema pericolosità di quel punto del fiume. Se non si interviene con fermezza, prima o poi ci troveremo di nuovo a piangere un’altra vita”.
LA SPIAGGIA CON LA BELLA STAGIONE È DI NUOVO PIENA
Sandonà lancia anche un allarme in vista della stagione estiva imminente: “Negli ultimi giorni la spiaggetta ha già ricominciato a essere frequentata e non appena arriveranno i primi caldi inizieranno i bagni. Vengono i brividi a pensarci, soprattutto sapendo quanti drammi si sono già consumati lì. È una situazione che va fermata prima che sia troppo tardi. Non si tratta di vietare la balneazione in tutti i fiumi, ma solo in quel piccolo tratto del Brenta, che ha registrato una concentrazione di incidenti senza eguali nella nostra regione. Serve una risposta immediata: non possiamo attendere la prossima tragedia”. Sandonà chiede anche la convocazione urgente di una riunione tecnica tra gli enti competenti “per definire le modalità di chiusura. La sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta. Dopo così tante vittime, sarebbe irresponsabile non agire”.
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