ROMA – Tel Aviv–Teheran, andata e ritorno. Missili, droni e dichiarazioni ufficiali. Per la quarta notte consecutiva Israele e Iran si colpiscono a vicenda. Secondo i dati diffusi dal servizio di emergenza israeliano, l’ultimo attacco iraniano ha causato 3 morti e 67 feriti. Un’azione arrivata in risposta a una serie di bombardamenti israeliani su territorio iraniano che, da inizio offensiva, avrebbero provocato almeno 224 morti.Fonti militari israeliane hanno confermato di aver colpito un centro di comando delle Forze Quds, l’unità d’élite dei Guardiani della Rivoluzione incaricata delle operazioni all’estero. Non è chiaro chi si trovasse all’interno della struttura. Il New York Times, citando fonti riservate, ha ventilato la possibilità che nell’attacco di venerdì scorso fosse già stato ucciso il generale Esmail Qaani, comandante delle Forze Quds e successore di Qassem Suleimani. Ma non ci sono state finora conferme da parte iraniana.
⭕️ The IDF precisely struck command centers belonging to the Quds Force of the IRGC and the Iranian military.
In these command centers, Quds operatives advanced terrorist attacks against the State of Israel using the proxies of the Iranian Regime in the Middle East. pic.twitter.com/wSVZB0QnyJ
— Israel Defense Forces (@IDF) June 16, 2025
Missili iraniani hanno colpito la più grande raffineria di petrolio israeliana del paese, situata nella baia di Haifa, nel nord di Israele.
Ma la vera bomba (stavolta diplomatica) è arrivata da Reuters: secondo l’agenzia britannica, Israele avrebbe informato gli Stati Uniti di essere pronto a colpire Ali Khamenei, la Guida Suprema della Repubblica Islamica. Un’operazione ad altissimo rischio e dalle conseguenze imprevedibili, che avrebbe trovato il veto del presidente americano. La notizia, ripresa ovunque e rimbalzata sui media israeliani (alcuni dei quali l’hanno smentita), è stata un po’ sconfessata da Benjamin Netanyahu. Intervistato da Fox News, il premier israeliano ha parlato di “ricostruzioni fantasiose” sui suoi contatti con Donald Trump, ma senza entrare nel merito.
L’Iran non ha intenzione di sviluppare armi nucleari ma difenderà il suo diritto all’energia nucleare e alla ricerca, ha detto lunedì il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, riportato dalla Reuters.
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