VENEZIA – Sul Cadore ieri notte sono caduti 50 millimetri di pioggia in mezz’ora: questa grande quantità d’acqua ha attivato un movimento franoso a Cancia, nel luogo della tragedia del 2009 in cui persero la vita due persone. La colata detritica ha coinvolto un gruppo di abitazioni che sono al momento isolate; i Vigili del fuoco e la Protezione civile comunale stanno lavorando per rimuovere fango e massi anche dalla Statale Alemagna, rimasta interdetta al traffico.
#Maltempo #Belluno, dalle 4:30 #vigilidelfuoco al lavoro a Borca di Cadore per una frana: fango e detriti hanno interessato auto e abitazioni. Per precauzione, evacuati alcuni residenti. Intervento in corso.
[#16giugno 10:00] pic.twitter.com/oJFhiNJOzc
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) June 16, 2025
“Alla luce di quanto accaduto, dei danni rilevanti e dell’interessamento di strutture pubbliche e abitazioni private, ho firmato questa mattina la dichiarazione di stato di emergenza regionale. Ora attendiamo che il lavoro di questa prima fase emergenziale possa concludersi, per avviare una ricognizione di dettaglio dei danni provocati dalla frana. Ringrazio tutti coloro che in queste ore sono impegnati nell’affrontare l’ennesima situazione di emergenza che colpisce un territorio ad elevata fragilità”, afferma il presidente della Regione, Luca Zaia, dopo la frana che stanotte a Cancia di Borca di Cadore ha investito il paese.
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