ROMA – “Il mondo intero esploderebbe. Non lo permetterò”. Con queste parole, pronunciate in un momento informale durante un incontro con i giocatori della Juventus nello Studio Ovale, il presidente Donald Trump ha rilanciato con forza la sua posizione contro il programma nucleare dell’Iran.
Durante lo scambio con Tucker Carlson, noto opinionista conservatore che da settimane critica l’idea di un conflitto diretto con Teheran, Trump ha raccontato:
“Gli ho chiesto: ‘Sei d’accordo che l’Iran abbia armi nucleari?’ Lui non voleva parlarne, ma si capiva che non gli piaceva. E allora gli ho detto: ‘Se ti va bene, io e te abbiamo un problema.’ Ma in realtà non gli va bene. Forse bisognerà combattere. E forse finirà molto velocemente. Ma combattere o no, non possiamo permettere che l’Iran abbia un’arma nucleare. Il mondo esploderebbe. Non lascerò che succeda.”
LA POSIZIONE IRANIANA
A far crescere la tensione anche l’annuncio, da parte del regime iraniano, dell’uso di missili ipersonici in risposta ai bombardamenti israeliani. Le agenzie iraniane parlano di nuova tecnologia militare in grado di eludere i sistemi di difesa aerea.
Il leader supremo Ali Khamenei ha respinto ogni richiesta americana: “Non ci arrenderemo. Se gli Stati Uniti o Israele attaccheranno, risponderemo senza limiti”.
DIVISI ANCHE I CONSERVATORI
Le parole di Trump hanno acceso un dibattito anche dentro lo stesso campo conservatore americano. Tucker Carlson e altri esponenti dell’ala “non interventista” del Partito Repubblicano, come Rand Paul e J.D. Vance, criticano il rischio di un nuovo coinvolgimento militare nel Medio Oriente. Carlson ha dichiarato che “invocare l’attacco contro l’Iran significa trascinare gli Stati Uniti in una guerra che non ci serve”.
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