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Roma

Minori, interrogazione sui fratellini prelevati due volte e allontanati dalla madre


ROMA – “Ha suscitato ampia risonanza mediatica la vicenda della signora Francesca, madre dei minori M. e L., la quale, recatasi presso l’istituto scolastico per prelevare i propri figli, ha appreso dell’avvenuto allontanamento forzato da parte dei servizi sociali, effettuato senza preavviso né ascolto dei minori, sulla base di valutazioni riconducibili alla cosiddetta sindrome da alienazione parentale (Pas), una teoria priva di validazione scientifica, non riconosciuta dalla comunità medico-scientifica nazionale e internazionale, né dall’Organizzazione mondiale della Sanità. I due minori erano già stati allontanati una prima volta l’8 novembre 2022, salvo essere ricollocati presso la madre dopo 43 giorni in seguito a un provvedimento di secondo grado; il 14 ottobre 2024, sono stati nuovamente prelevati coattivamente e collocati in due comunità differenti, dove tuttora risiedono, separati e senza possibilità di contatto con la madre”. Inizia così l’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata del M5S Stefania Ascari ai ministri dell’Interno e della Giustizia che lancia l’allarme sui due bambini anche a fronte del fatto che “da una relazione neuropsichiatrica redatta dall’Ulss 3 Serenissima in data 1° aprile 2025 (resa nota alla madre solo il 13 giugno 2025), emerge che i minori si trovano in condizioni di grave disagio psichico correlato all’inserimento in comunità, manifestando comportamenti fortemente sessualizzati, tali da indurre due psicologi-psicoterapeuti incaricati a ipotizzare l’eventualità di abusi sessuali subiti”.

Una denuncia questa che la mamma dei minori fece sin dall’inizio chiedendo supporto e indagini e ritrovandosi invece poi ad essere accusata di essere manipolativa. Del caso si è occupata anche la Dire nell’inchiesta mamme coraggio: https://www.dire.it/03-12-2024/1104364-va-a-prendere-figli-a-scuola-e-non-ci-sono-piu-la-storia-di-mamma-francesca/.

“Tale relazione, depositata presso il Giudice tutelare il 23 maggio 2025, non ha tuttavia determinato alcuna iniziativa concreta da parte dell’autorità giudiziaria- denuncia la deputata Ascari nell’inetrrogazione- pur confermando quanto denunciato sin dal 2020 dalla madre, che ha più volte segnalato presunti comportamenti abusanti del padre alle autorità competenti: Ctu, curatrice, assistenti sociali, Tribunale di Venezia, Corte d’Appello di Venezia, gip e Procura della Repubblica. Nessuna delle autorità competenti ha finora disposto l’ascolto protetto dei minori, né ha avviato un incidente probatorio o indagini specifiche sui fatti denunciati; al contrario, le denunce sono state archiviate e la madre accusata di manipolazione dei figli, motivando così l’allontanamento dei minori”.

“A fronte di una situazione psicologica gravemente compromessa e di ipotesi di abusi tuttora inascoltate- continua- risulterebbe previsto per luglio 2025 il trasferimento dei minori presso il padre, senza che siano stati effettuati gli accertamenti necessari a garantire la tutela dei minori e l’effettiva verifica delle segnalazioni ricevute. Si rilevano, inoltre, gravi anomalie procedurali: il pubblico ministero costituitosi nel giudizio di primo grado, dottor Fabrizio Celenza, trasferito successivamente presso altra sede (Procura di Mantova), ha continuato a figurare come parte processuale e ha espresso parere anche in secondo grado; risultano inoltre difformità rilevanti nel fascicolo processuale, con documenti fondamentali assenti nel sistema cronologico ma comunque considerati dal giudice nella redazione del provvedimento di primo grado. Si chiede di sapere se i Ministri interrogati intendano promuovere un’ispezione ministeriale urgente presso il Tribunale per i minorenni e i servizi sociali competenti di Venezia, al fine di verificare: l’assenza dell’incidente probatorio per l’ascolto dei minori;la mancata apertura di indagini, nonostante la presenza di gravi relazioni cliniche e segnalazioni reiterate;l’utilizzo della teoria della Pas come base motivazionale per provvedimenti di allontanamento.se risultino rispettati i principi fondamentali del giusto processo minorile e della tutela dell’infanzia, in particolare l’ascolto del minore e il principio del superiore interesse del fanciullo sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Se non ritengano opportuno sospendere con urgenza ogni trasferimento o collocamento dei minori previsto a partire da luglio 2025, fino al completamento di adeguati accertamenti psicologici e giudiziari che possano chiarire la veridicità delle segnalazioni di abuso e la condizione effettiva dei bambini. E poi “quali iniziative normative o amministrative i ministri intendano intraprendere per: vietare l’uso nei procedimenti civili e penali minorili di teorie non scientificamente validate, come la ‘sindrome da alienazione parentale’; rafforzare i meccanismi di verifica e trasparenza sull’operato dei servizi sociali e dei tribunali minorili, in modo da garantire la piena protezione dei diritti dei minori e delle famiglie coinvolte”, conclude.
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