FREGENE – Indagato anche il figlio: è un altro sviluppo delle indagini per l’omicidio di Stefania Camboni, uccisa a coltellate nella sua villetta a Fregene il 5 maggio scorso. Francesco Violoni, il figlio di Stefania è finito nel registro degli indagati per decisione della procura della Repubblica di Civitavecchia. In prima battuta, poche ore dopo la scoperta del cadavere della vittima, i carabinieri del nucleo investigativo del reparto territoriale di Ostia, avevano arrestato Giada Crescenzi, la nuora della vittima, considerata da chi indaga l’autrice materiale del delitto. Ipotesi, interrogatori, sopralluoghi e ricerche hanno portato avanti le indagini, fino alla svolta arrivata martedì, quando i carabinieri di Fregene, insieme al Nucleo Operativo Radiomobile di Ostia, avevano effettuato un nuovo e decisivo sopralluogo nella zona tra via Santa Teresa di Gallura e via Agropoli, chiusa al traffico per l’intera giornata. Nel corso delle ricerche, condotte su un terreno privato, sono stati rinvenuti i reperti che mancavano: il coltello mancante dal ceppo targato ’Masterchef’ compatibile con le ferite inferte alla vittima, una maglietta intrisa di sangue e il telefono cellulare di Stefania Camboni. «Riteniamo che questa iscrizione di Francesco Violoni nel registro indagati sia transitoria e prudenziale ed un atto dovuto da parte della Procura, in quanto gli oggetti rinvenuti ieri sono di appartenenza ignota, e quindi occorre accertare chi li abbia maneggiati, tra cui va doverosamente vagliata anche la posizione di Francesco ed esaminato il suo Dna, eravamo già pronti a questo scenario ed abbiamo a suo tempo differenziato la sua difesa attraverso la nomina dell’avvocato Alessandra Guarini; al momento non ci risultano elementi indiziari a suo carico», è il commento dell’ avvocato Massimiliano Gabrielli, legale della famiglia della vittima. Prosegue intanto senza sosta il lavoro degli inquirenti per ricostruire l’esatta dinamica del l’accaduto e per risolvere il caso che ha scosso l’intera comunità e sul quale continuano ad esserci ombre. |