(Adnkronos) – Nuova offensiva di Israele contro l’Iran oggi, lunedì 23 giugno. All’indomani dei raid aerei americani sui siti nucleari, “annientati” secondo Trump, i caccia di Tel Aviv hanno bombardando infrastrutture militari a Kermanshah.
E mentre il presidente Usa parla apertamente, e per la prima volta, di cambio di regime in Iran, coniando un nuovo acronimo MIGA (riadattando il suo Maga), la Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso che la “punizione continuerà” contro Israele.
“Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è il termine più appropriato!”, ha detto il presidente americano Donald Trump parlando del risultato dei raid aerei americani sui siti nucleari dell’Iran. “I danni più gravi si sono verificati molto al di sotto del livello del suolo. Centro del bersaglio!!!”, ha aggiunto.
Il presidente Usa incontrerà nello Studio Ovale il team per la sicurezza nazionale alle 13 di oggi ora di Washington, le 19 in Italia, per discutere del conflitto, ha reso noto la Casa Bianca. Posticipata la partenza di Trump per il vertice della Nato, che era in programma per oggi.
I caccia israeliani stanno bombardando siti militari a Kermanshah, nell’Iran occidentale. Lo riferiscono le Idf, le Forze di difesa israeliane. L’aeronautica militare israeliana “sta attualmente colpendo siti infrastrutturali militari a Kermanshah, in Iran”, si legge in una nota dell’esercito.
”La punizione continua. Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grave crimine. Deve essere punito e lo stiamo facendo, lo stiamo facendo proprio ora”. Lo ha dichiarato la Guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei.
L’Iran ha eseguito la condanna a morte nei confronti di un detenuto, Mohammadamin Shayesteh, riconosciuto colpevole di collaborazione con l’agenzia di intelligence israeliana Mossad. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana semi-ufficiale Tasnim. Shayesteh è stato arrestato alla fine del 2023 ed è stato descritto dall’agenzia di stampa Tasnim come “il capo di un team informatico affiliato al Mossad”.