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Bonus nuovi nati: 1.100 euro per la previdenza complementare, dove e come ottenerlo


ROMA – Lasciare “in dote” ai propri figli la previdenza complementare, grazie anche a incentivi e contributi pubblici a partire dal terzo mese fino ai primi anni di vita del bambino/a. Nell’ambito della riforma delle pensioni 2025, mentre si attende la presentazione della Relazione annuale della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, il Trentino Alto Adige fa da apripista a una iniziativa inedita di un incentivo per far sì che le famiglie iscrivano i loro figli alla previdenza complementare già alla nascita.

DAI TRE MESI A CINQUE ANNI

In dettaglio, i nuovi nati del Trentino Alto Adige potranno avere fino a 1.100 euro per la previdenza complementare: si tratta di un contributo che viene erogato in più tranche annuali per il sostegno della previdenza obbligatoria o della previdenza complementare durante i periodi dedicati alla cura e all’educazione dei propri figli, dal compimento del terzo mese al compimento del terzo anno di vita del/della bambino/a. In caso di adozione, dalla fine del terzo mese alla fine del terzo anno dalla data del provvedimento di adozione, mentre in caso di svolgimento dell’attività lavorativa a tempo parziale il contributo spetta fino al compimento del quinto anno di vita del/della bambino/a o entro cinque anni dalla data del provvedimento di adozione.

L’EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

Si parte da un primo incentivo di 300 euro dati al momento della nascita (o dell’adozione o dell’affidamento), più i 200 versati nei quattro anni successivi – purché un parente versi almeno 100 euro l’anno nella posizione previdenziale del minore- per un ammontare complessivo di 1.100 euro garantiti per ogni bambino dall’ente locale.

L’ASSESSORE DALDOSS: “RISPARMIO UTILE ANCHE PER LA PRIMA CASA”

A promuovere questo tipo di iniziativa, con una norma ad hoc, è stato Carlo Daldoss, assessore regionale alla previdenza sociale. L’obiettivo, spiega, è quello di far sì che le nuove generazioni possano avere già un risparmio previdenziale grazie a un contributo pubblico. Questo risparmio, aggiunge, può tornare utile non solo in ottica di futura pensione perché sono previste forme di riscatto per l’acquisto della prima casa.

CHI PUÒ FARE RICHIESTA

Per accedere al contributo iniziale, il richiedente dovrà risiedere da almeno tre anni in Regione, mentre il minore dovrà essere residente alla nascita o acquisire la residenza per effetto del provvedimento di adozione o affidamento. Per continuare a ricevere il bonus negli anni successivi, il minore dovrà continuare a risiedere nella Regione.

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