STATI GENERALI PREVENZIONE. MELONI: PREVENZIONE È MIGLIOR FARMACO“La cultura della prevenzione deve diventare sempre più patrimonio di tutti, perché è il miglior farmaco che abbiamo a disposizione per vivere meglio e vivere più a lungo”. Così la premier, Giorgia Meloni, in un messaggio video inviato in occasione della prima edizione degli Stati Generali della Prevenzione, promossi dal ministero della Salute. All’evento, che si è svolto la settimana scorsa presso la Stazione Marittima di Napoli, ha preso parte anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Dobbiamo lavorare insieme per far crescere sempre di più questa consapevolezza- ha proseguito la premier Meloni- ripensando il nostro modo di vivere, di curare e di prenderci cura degli altri. Da oggi parte un nuovo impegno collettivo per mettere al centro la prevenzione, colmare le distanze e costruire una sanità, più equa, più giusta, più moderna”.
STATI GENERALI PREVENZIONE. SCHILLACI: SCEGLIERLA SIGNIFICA SCEGLIERE IL FUTURO“Vogliamo un Servizio sanitario nazionale che sia eccellente su tutto il territorio. E la prevenzione non fa eccezione. Gli Stati Generali non sono un punto d’arrivo ma di partenza, un laboratorio di idee e alleanze: la salute è un impegno collettivo”. Sono le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, pronunciate in occasione degli Stati Generali della Prevenzione a Napoli. “Dobbiamo investire di più- ha evidenziato il ministro- Oggi solo il 5% del Fondo sanitario nazionale è destinato alle attività di prevenzione. Vogliamo aumentare questa percentuale, perché la spesa per la prevenzione va considerata a tutti gli effetti un investimento”. Ma per Schillaci non è solo questione di risorse: “La prevenzione non è uno slogan- ha aggiunto- racchiude azioni che contribuiscono a ridurre l’insorgenza di patologie. E queste azioni si traducono, in primo luogo, nell’adesione a stili di vita corretti e agli screening oncologici”.
VITILIGINE. ESPERTO: OGGI LASER LOCALIZZATI PER RIPIGMENTARE MACCHIE. COLPITI IN 330MILA“La vitiligine è una patologia dermatologica che si manifesta con la comparsa di macchie bianche sulla pelle, che colpisce circa 330mila italiani, mentre la patologia a livello globale interessa dal 2-4% della popolazione”. A spiegarlo è il dottor Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di Fotodermatologia e Cura della Vitiligine dell’Ospedale Israelitico di Roma, intervistato dalla Dire in occasione di un incontro-dibattito organizzato a Roma in occasione della Giornata mondiale della Vitiligine, che ricorre il 25 giugno. “Per ricolorare le macchie oggi abbiamo a disposizione la ‘fototerapia UVB a banda stretta’- ha fatto sapere l’esperto- si tratta di lampade che emettono raggi UVB e che, se fatte una o due volte a settimana (per un periodo variabile) sono in grado di stimolare nei pazienti il processo di melanina”. Da agosto 2024, poi, è a disposizione “un’arma in più che si può associare alla fototerapia, cioè il primo farmaco indicato proprio per la vitiligine: il principio attivo si chiama Ruxolitinib e le ultime ricerche dimostrano che l’associazione tra la fototerapia e questo farmaco riduce i tempi di ripigmentazione”.
LAZIO. CAMPUS BIO-MEDICO: 57% ENERGIA USATA AUTOPRODOTTA DA FONTI ALTERNATIVEDall’energia elettrica autoprodotta da fonti alternative ad una gestione ‘green’ dei rifiuti, con un team multidisciplinare dedicato alla transizione ecologica, fino ad azioni a forte impatto sociale rivolte al benessere dei professionisti e dei pazienti. È un approccio che intende “coniugare sostenibilità ambientale, responsabilità sociale, innovazione tecnologica e qualità delle cure” quello della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, che nella Capitale ha presentato il suo primo ‘Bilancio di Sostenibilità’, nel corso di un evento a Palazzo Colonna. Tra i dati più significativi sul fronte ambientale, nel rapporto – redatto con il supporto di Deloitte& Touche – spicca l’investimento del Campus Bio-Medico nell’efficientamento energetico: già oggi quasi il 57% dell’energia elettrica necessaria alla struttura viene autoprodotta grazie all’impiego di fonti alternative. Da quest’anno, inoltre, è previsto che il Policlinico utilizzi energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili. A questo si aggiungono i risultati nella gestione dei rifiuti, con una riduzione del 31% degli imballaggi misti ed un orientamento verso materiali riutilizzabili ed eco-compatibili.
LAZIO. A ISTITUTO ROMANO SAN MICHELE UNA ‘CASA’ PER REINTEGRARE PAZIENTI POST-COMATOSIOtto nuove camere doppie con bagno annesso, uno spazio soggiorno comune, una cucina, una sala da pranzo e una sala per attività. L’ASP Istituto Romano di San Michele ha inaugurato il Servizio di reintegrazione del paziente post-comatoso, dopo circa cinque mesi di lavori di ristrutturazione che hanno interessato il terzo piano della Palazzina Toti, uno spazio di 500mq. L’investimento complessivo è stato di oltre 720mila euro. I locali, oltre agli 8 utenti in regime residenziale, con diritto di accesso anche alle attività laboratoriali erogate presso il servizio semiresidenziale, ospiterà anche 12 utenti in regime semiresidenziale individuati tra coloro che, terminato il periodo di riabilitazione presso la struttura sanitaria di riferimento, cioè l’IRCCS Fondazione Santa Lucia, necessitano di completare il percorso di reinserimento sociale, scolastico o lavorativo. L’inaugurazione del nuovo Servizio è avvenuta nella Capitale. Diverse le istituzioni presenti, tra cui il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
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