MEDIO ORIENTE. UNA ‘LINEA ROSSA’ AL PANTHEON, PER I DIRITTI UMANI
Una catena umana per formare una linea rossa a piazza della Rotonda, davanti al Pantheon, come simbolo del limite superato dai fatti gravi che stanno accadendo in Medio Oriente. Rappresenta, questa linea, il limite oltre il quale le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale non possono essere ignorate e vanno contrastate. Una linea rossa che, in particolare nella Striscia di Gaza, è stata superata: è la denuncia al centro di di un’iniziativa promossa a Roma, mentre continuano bombardamenti non solo in Palestina ma anche in Iran e in Israele, per chiedere cessate il fuoco e aiuti umanitari alle popolazioni colpite dalla guerra. Ad aderire, con attivisti e volontari, anche l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale.
R.D. CONGO. DAL FRONTE ORIENTALE A ROMA, IN CERCA DI PACE
La società civile italiana si impegni al fianco delle comunità ostaggio del conflitto armato nell’est della Repubblica democratica del Congo. L’appello, a proporre iniziative di cooperazione in alleanza con le associazioni locali, è rivolto durante un incontro ospitato a Roma da Focsiv, la Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana. A partecipare anche Juvénal Munubo Mubi, presidente dell’ong congolese Sos Walikale: “Il desiderio della popolazione è che torni la pace il prima possibile. Per questo in tanti supportano un patto sociale sottoscritto dai vescovi cattolici con i protestanti per convincere la classe politica ad affrontare i problemi del Congo e ad ascoltare le rivendicazioni dei ribelli: bisogna infatti giungere a una soluzione sostenibile e durevole alla crisi. La soluzione militare ha finora mostrato tutti i suoi limiti”. L’est del Congo è diviso in zone sotto il controllo di gruppi ribelli e aree presidiate dall’esercito. Il direttore della Caritas della diocesi di Goma, padre Pierre Kamani: “Siamo qui per chiedere aiuto. Con la guerra a Goma l’aeroporto resta chiuso, non ci sono più banche e soprattutto i giovani soffrono”.
MYANMAR. LIBERO E COL PATENTINO, LIN LIN HA TROVATO LAVORO
Una vita nuova come elettricista. Libero e al lavoro a Yangon, l’ex capitale del Myanmar, ora anche con un patentino professionale che gli consentirebbe di cogliere opportunità anche in altri Paesi del Sud-est asiatico. Lui si chiama Lin Lin, ha 20 anni, ed è stato in riformatorio da quando era minorenne. La sua fortuna, nella struttura di Hnget Aw San, nella foresta birmana, è stata partecipare ai corsi di formazione promossi dalla Fondazione New Humanity. Un percorso che ha coinvolto molti giovani grazie al lavoro di sei maestri e di una consulente che ascolta e dialoga con i ragazzi. Livio Maggi è al lavoro in Myanmar con la Fondazione: “L’idea è che questo non sia un luogo di pena ma un luogo dove si aiutano i giovani a riprendere le redini della propria vita per aiutare se stessi e la propria famiglia, anche se molti non hanno nessuno. E quando non c’è nessuno alle spalle è un dramma. Cerchiamo di dare un po’ di speranza a questi giovani, c’è chi perde tempo con loro, dà loro l’occasione di riprendere in mano con una certa autonomia la propria vita”. I corsi di formazione durano otto settimane. “Quelli da elettricisti sono di livello base e avanzato” sottolinea Zay Yar, formatore. “Seguendo con attenzione le lezioni i partecipanti diventano subito in grado di realizzare l’impianto elettrico di una casa”. Anche il corso da elettricista di Lin Lin è stato possibile grazie ai fondi dell’8xmille della Chiesa cattolica: una scelta che, con una semplice firma, permette di moltiplicare i contributi per un mondo più solidale.
SOCIALE. UNA GUIDA EUROPEA PER LE COMPETENZE DEL VOLONTARIATO
E’ ora disponibile online una guida europea per riconoscere le competenze acquisite nel volontariato. Il testo è consultabile in sei lingue: italiano, inglese, spagnolo, portoghese, romeno e francese. Secondo l’ufficio statistico Eurostat, nel 2022 hanno partecipato ad attività certificate di volontariato più del 12 per cento dei cittadini di Paesi Ue di età pari o superiore ai 16 anni. La guida è il risultato del progetto eQval, che ha coinvolto Csvnet, associazione dei 49 Centri di servizio per il volontariato italiani. Il direttore, Alessandro Seminati: “Il volontariato non è solo dono di tempo e impegno per gli altri ma è anche uno spazio privilegiato di apprendimento. Attraverso l’azione volontaria, le persone acquisiscono competenze trasversali… dalla capacità di lavorare in gruppo alla gestione di conflitti a occuparsi di organizzazione e attività di comunicazione efficace”.
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