BOLOGNA – Sarà processato con rito ordinario il 15enne accusato di aver ucciso, lo scorso 25 ottobre a Piacenza, la 13enne Aurora Tila. Secondo l’ipotesi accusatoria, il ragazzo, che oggi era presente in aula, avrebbe spinto la 13enne dal balcone del settimo piano del palazzo in cui la ragazza abitava, colpendola poi alle mani per farla cadere dopo che lei si era aggrappata alla ringhiera.
NO AL RITO ABBREVIATO, PRIMA UDIENZA IL 9 LUGLIO
Nell’udienza che si è svolta questa mattina al Tribunale dei minori di Bologna, fa infatti sapere all’uscita l’avvocata Anna Ferraris, che assieme al collega Mario Caccuri assiste Morena Corbellini, la madre di Aurora, la giudice Chiara Alberti “ha rigettato la richiesta della difesa di procedere con rito abbreviato condizionato”, motivo per cui la stessa difesa “ha scelto il rito ordinario”, con la prima udienza che è stata fissata il 9 luglio. Inoltre, prosegue la legale, “è stata rigettata la contestazione della difesa” sull’aggravante dello stalking contestata dal pm Simone Purgato nella scorsa udienza.
In sostanza, spiega Ferraris, secondo il legale del 15enne lo stalking “era un nuovo reato”, mentre Alberti ha confermato “che è un aggravante del reato di omicidio”. Soddisfatta la madre di Aurora, che nell’auspicare che “la giustizia sia fatta al meglio” afferma che “con il rito che è stato scelto forse verranno fuori più cose”. Viktoria, la sorella della vittima, commenta invece l’esito dell’udienza odierna dicendo che “nessuno mi ridarà indietro Aurora, ma la giustizia sta facendo il suo corso”.
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