ROMA – Il nesso tra tra sicurezza, pace e sviluppo è indissolubile e deve diventare il punto di partenza attraverso cui plasmare gli interventi del Piano Mattei per l’Africa, la piattaforma delineata dal governo italiano insieme, per ora, a 14 Paesi africani, per realizzare programmi di sviluppo negli ambiti di istruzione e formazione, sanità, acqua, agricoltura, energia e infrastrutture. Per essere davvero efficace, gli analisti sostengono che il Piano debba basarsi su una transizione climatica, ripensando la diplomazia economica e industriale nei settori strategici individuati. Il tema è stato al centro di una conferenza promossa alla Camera dei deputati, a Roma, da Ecco, il think tank italiano sul clima. Esponenti della politica, di aziende private e della società civile si sono confrontati per evidenziare punti di forza, suggerire cambiamenti, individuare nuove sfide.
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