“Non capisco perché debba essere il suo ultimo Wimbledon”.
Carlos Alcaraz lo applaude con eleganza e si interroga con sincero stupore; Fabio Fognini è appena uscito dal Centre Court, quasi cinque ore dopo averlo varcato per l’ultima volta.
Un match giocato con il cuore e con la gioia di vedere nel suo box anche i figli Federico e Farah: “E’ difficile parlare adesso- dice con gli occhi lucidi, appena arrivato nella sala conferenze principale, come riporta supertennis- sono molto emozionato e non vi nascondo che ho pianto un po’ negli spogliatoi prima di venire. È stato probabilmente il modo migliore per dire addio a Wimbledon, e forse al tennis”.
In un angolo della sala ci sono manager, coach e il piccolo Federico: “Sono orgoglioso di questa partita, ho dato tutto quello che potevo. Sono felice che Federico e Farah abbiano visto il loro papà giocare in questo modo contro il più forte. Quando è uscito il tabellone erano a casa, e Federico mi ha detto ‘Tanto perdi con Carlitos… però posso venire a vederla?’ Adesso mi ha detto ‘bravo’ e abbiamo pianto insieme. È stata una bella giornata”.
“In questo momento faccio fatica a trovare le parole- aggiunge- avrò bisogno di un paio di giorni per metabolizzare e prendere una decisione… che è quella di salutarvi”.
Fabio analizza le sue ultime stagioni: “Lotto da tre anni con gli infortuni e faccio tantissima fatica nel competere- spiega- a inizio carriera andavo in campo e sapevo che ero competitivo, adesso invece è molto complicato. Ho fatto tutto il possibile per essere competitivo ma i risultati non arrivano e purtroppo a 38 anni e mezzo è arrivato il momento di prendere una decisione. Non mi sarei mai immaginato alla mia età di salutare Wimbledon in questo modo, è stato bellissimo e non credo ci sia maniera migliore per salutare il tennis”.
Ne hai parlato già con Flavia? “Nessuno può consigliarmi, è una decisione che spetta a me- conclude- Mi prenderò un po’ di tempo, da solo, e un bicchiere di vino porterà consiglio”.
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