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Nato, Crosetto: “In Svezia costruiscono cimiteri, il clima è questo”


ROMA – In Svezia si preparano cimiteri in grado di ospitare il “cinque per cento della popolazione” del Paese scandinavo: una notizia riferita dal ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, per descrivere “un clima” in ambito Nato segnato dai timori di un conflitto armato con la Russia. Di rischi percepiti e orientamenti politici si è riferito durante un’audizione al Senato stamane.

Di fronte alle Commissione Esteri e difesa riunite, Crosetto ha detto di previsioni secondo le quali entro cinque anni “la Russia potrebbe avere la capacità militare per minacciare il territorio dell’Alleanza atlantica”.

Poi il cenno alla Svezia, Paese storicamente “non allineato”, entrato a far parte della Nato solo nel 2024. “Mi ha colpito che ha messo in costruzione un cimitero che possa ospitare il cinque per cento della sua popolazione” ha detto Crosetto. “Questa è la visione della Svezia: è una visione diversa dalla mia, ma che ha un’influenza sulla visione della Nato, in cui abbiamo peraltro cercato di portare un punto di vista diverso”. Secondo il ministro, la notizia che arriva dalla Scandinavia rappresenta un dato significativo del “clima” nell’area Nato, “anche non da parte di nazioni da sempre ostili verso la Russia”.

Secondo disposizioni della Chiesa di Svezia, in linea con le prescrizioni di una legge nazionale, le associazioni funerarie sono responsabili di garantire la disponibilità di un’area sufficiente per seppellire in ciascuna parrocchia, se necessario, circa il 5 percento della popolazione.

DIFESA. TAJANI: “È CONCETTO AMPIO, NON SOLO BOMBE E CARRI ARMATI”

“Investire in sicurezza è un concetto molto più ampio che acquistare bombe e carri armati”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un’audizione in parlamento. Al centro del suo intervento il vertice della Nato che si è tenuto all’Aia il 24 e 25 giugno. Tajani è tornato sull’impegno dei Paesi dell’Alleanza atlantica di investire fino al 5 per cento del loro Prodotto interno lordo in difesa e sicurezza entro il 2035. “Vuol dire”, ha sostenuto il ministro, “rafforzare l’impegno per la pace”.

DIFESA. TAJANI: “IMPEGNO SU 5% PIL A VERTICE NATO PASSO NECESSARIO”

“Il nuovo impegno di investire il 5 per cento del Pil assunto al vertice all’Aia della Nato è un passo coraggioso e necessario per proteggere la libertà e garantire la sicurezza dei nostri cittadini”: lo ha sostenuto il ministro.

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