24.8 C
Roma

La barca a vela Garganey fa due salvataggi: “120 a bordo, da Italia nessuna risposta per 12 ore”


ROMA – “Tutti e 121 naufraghi tratti in salvo ieri stanno bene, ma va segnalato che abbiamo vissuto dodici ore surreali: la nostra barca a vela – che, come chiarito più volte, non è una nave di ricerca e soccorso bensì di monitoraggio – è stata lasciata completamente da sola a gestire una doppia emergenza nonostante le decine di telefonate e email inviate sia al Centro di coordinamento marittimo italiano che maltese: se fossimo stati una barca a vela turistica col motore in panne, si sarebbero mobilitati con motovedette ed elicotteri”. Parla con l’agenzia Dire Erasmo Palazzotto, capo missione della barca a vela Garganey VI, parte del progetto ‘Tom – Tutti gli Occhi sul Mediterraneo’, promosso da Arci, SailingForBlueLab e Sheep Italia.

Palazzotto ha coordinato i soccorsi da terra della Garganey VI che ieri, a partire dalle 11 del mattino, si è trovata a dover soccorrere prima una barca con a bordo 69 persone migranti in difficoltà in acque maltesi e, dopo un paio d’ore, una seconda, con un’altra cinquantina a bordo. “Dopo aver ricevuto il primo Sos, abbiamo trasmesso la prima richiesta di soccorso alla Guardia costiera alle 11.58 indicando le coordinate e chiedendo istruzioni”, ricostruisce il responsabile, “dopodiché la Garganey è partita per raggiungere il barchino”. L’equipaggio si trova davanti “un’imbarcazione in metallo, pericolosissima, dove c’erano una dozzina di bambini, anche piccoli, due persone con ustioni gravi causate dal carburante che si era riversato a bordo e poi tre donne incinte, una delle quali accusava contrazioni forti”.

Mentre il team di Tom continua a inviare richieste di soccorso e fornisce aggiornamenti sulle operazioni in corso, “decidiamo di trasbordare le famiglie a bordo- prosegue il responsabile- e, dal momento che il nostro team medico non era in grado di determinare se la donna interessata da contrazioni fosse in condizioni gravi, abbiamo inoltrato anche una richiesta specifica di evacuazione medica”. Ancora silenzio: né da La Valletta né da Roma ancora nessuna risposta, nessuna indicazione o informazione.

Mentre la Garganey VI si sta occupando dei naufraghi – in viaggio da lunedì 30 giugno – arriva un secondo Sos a poche miglia di distanza. Palazzotto riferisce: “Ci viene comunicato che dei 52 a bordo sul secondo natante in difficoltà, una ventina sono già in acqua. Allertiamo le autorità di Italia e Malta facendo presente che siamo impegnati in un altro soccorso. Zero riscontri”. La barca a vela decide di prendere a bordo tutti e 60 i naufraghi e partire per raggiungere il secondo naufragio, “per fornire almeno giubbotti di salvataggio- dice il capo missione- in attesa dei soccorsi”, che tuttavia non arrivano. Si susseguono le comunicazioni all’Mrcc “a cui continuiamo a chiedere supporto e indicazioni”. Giunti sul posto, l’equipaggio constata che “la barca era con linea di galleggiamento quasi a livello: distribuiamo i salvagenti e decidiamo di trasportare le persone su delle zattere autogonfiabili, che abbiamo assicurato alla nostra barca a vela”. Dalle autorità, ancora silenzio. Sono ormai le 23 – dodici ore dopo il primo allarme – quando “infine veniamo contattati dalla Capitaneria di porto della guardia costiera italiana, che ci informa – e questa è la beffa – che sta arrivando una motovedetta per evacuare la donna incinta con le contrazioni e che loro non sono autorizzati a portare via nessun altro”.

A quel punto il capitano della Garganey VI chiede con forza che siano presi a bordo almeno i bambini, gli ustionati e le donne incinte, in modo da far posto sulla Garganey e svuotare le zattere galleggianti “e poter riprendere la navigazione verso Lampedusa. Avevamo 120 persone da gestire ed eravamo altrimenti paralizzati in mezzo al mare”. Dalla Capitaneria arriva un no. “A questo punto- dice Palazzotto- il nostro Capitano dichiara la condizione di distress per la Garganey VI: di notte, col rischio di un peggioramento delle condizioni meteo e tanti feriti, la situazione stava diventando troppo rischiosa per tutti”. Dopo questa mossa, il comandante della prima motovedetta dichiara che ha l’autorizzazione a prendere parte dei naufraghi, mentre poco dopo “sopraggiunge una seconda motovedetta – che evidentemente era già partita senza che ne fossimo informati – che prende in carico il resto delle persone per portarle a Lampedusa”.

Conclude Palazzotto: “Il dato significativo di questa vicenda è che, nel 2025, nel Mediterraneo centrale, in acque europee, non esiste più un sistema di soccorso universale. Se un turista è in difficoltà, i soccorsi scattano immediatamente, ma se si tratta di migranti partiti dalla Tunisia, come in questo caso, neanche ti rispondono. Questo sistema è profondamente razzista. Ma le leggi italiane, maltesi o internazionali impongono l’obbligo di salvataggio. Non smetteremo di denunciare questo doppio standard”, conclude.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

ULTIME NOTIZIE

XVII Sagra del Cinghiale di Allumiere: gusto, musica e natura per un weekend da non perdere

ALLUMIERE - Dal 4 al 6 luglio il cuore di Allumiere tornerà a battere...

Tolfa, due giorni di gusto e divertimento con la Sagra del Tartufo del Rione Sughera

TOLFA - Si apre stasera Tolfa la Sagra del Tartufo che si chiuderà domani...

Notte di emozioni e stelle al 29° Premio Fair Play Menarini

FIESOLE (ITALPRESS) – Una notte sospesa tra storia e leggenda ha consacrato i valori...

Premio Strega, Andrea Bajani vince con ‘L’anniversario’

(Adnkronos) - Andrea Bajani con 'L'anniversario' pubblicato da Feltrinelli ha vinto la ...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

XVII Sagra del Cinghiale di Allumiere: gusto, musica e natura per un weekend da non perdere

ALLUMIERE - Dal 4 al 6 luglio il cuore di Allumiere tornerà a battere...

Tolfa, due giorni di gusto e divertimento con la Sagra del Tartufo del Rione Sughera

TOLFA - Si apre stasera Tolfa la Sagra del Tartufo che si chiuderà domani...

Notte di emozioni e stelle al 29° Premio Fair Play Menarini

FIESOLE (ITALPRESS) – Una notte sospesa tra storia e leggenda ha consacrato i valori...