(Adnkronos) –
Andrea Bajani con ‘L’anniversario’ pubblicato da Feltrinelli ha vinto la LXXIX edizione del premio Strega con 187 voti. Il risultato, arrivato nella notte romana del Ninfeo di villa Giulia, non ha tradito le attese. Lo scrittore – che ha già partecipato al nostro più ambito premio letterario nel 2021 entrando in cinquina con ‘Il libro delle case’ – era dato da settimane come superfavorito. Bajani si è infatti presentato al Ninfeo in guidando la cinquina votata lo scorso 4 giugno al teatro Romano di Benevento.
Bajani, che ha vinto anche la dodicesima edizione del premio Strega Giovani, ha superato la concorrenza di Nadia Terranova, candidata allo Strega per la seconda volta con il suo ‘Quello che so di te’ (Guanda) che ha ottenuto 117 preferenze. Elisabetta Rasy, autrice di ‘Perduto è questo mare’ (Rizzoli), ha invece conquistato 133 preferenze mentre Paolo Nori con ‘Chiudo la porta e urlo’ (Mondadori) ha ricevuto 103 voti. Michele Ruol con il suo primo romanzo ‘Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia’, edito da Terra Rossa, ha invece ottenuto 99 voti.
Nel suo libro Bajani, “con la forza brutale del romanzo”, affronta un tabù: la rottura senza appello dei rapporti familiari. A dieci anni dal distacco, viene celebrato l’anniversario di quel lacerante addio. Un atto che non è un’accusa ma un racconto presentato con una voce “scandalosamente calma”, come ha scritto Emmanuel Carrère. Dalla memoria di quegli anni buoi e faticosi riemerge il ritratto di una madre, una donna che ha rinunciato a sé stessa pur di essere accettata dal marito che esercita su tutta la famiglia il suo potere sottile e pervasivo. “È una storia eccezionale, quella di Bajani – si legge nelle motivazioni con cui Emanuele Trevi ha proposto il libro al premio Strega – che infrange un vero e proprio tabù: nelle prime pagine del libro incontriamo il protagonista che ci racconta dell’ultima volta che ha visto i suoi genitori, prima di voltare le spalle per sempre alla sua famiglia, disgregata dalla violenza del padre-padrone e dalla muta, disperata sottomissione della madre”.
I totale dei voti espressi sono stati 646 (pari al 92 % degli aventi diritto) su 700. Il Premio è stato assegnato da una giuria composta dai voti dei 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono come di consueto 245 votanti dall’estero selezionati da 35 Istituti italiani di cultura nel mondo (che esprimono ciascuno 7 giurati tra studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura), 25 voti collettivi provenienti da scuole, università̀ e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria.