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Roma

Frana in Cadore, strada per Cortina chiusa ma arrivano i sensori per avvisare gli automobilisti


VENEZIA – La strada Alemagna, per via della frana piombata su San Vito, starà chiusa 15 giorni: un bel problema per i turisti diretti a Cortina, ma anche per i pendolari che ci lavorano. Ma, in mezzo a questo disagio, c’è (almeno) una “buona notizia”. Durante i 15 giorni di stop sul Marcora, da dove è caduta la frana, saranno allestiti dei sistemi di monitoraggio già sperimentati sul Fadalto, e quindi sempre sulla Strada 51-Alemagna, che hanno dato “ottimi risultati”: in tre-quatto anni hanno sempre fornito informazioni “corrette, mai falsi allarmi, hanno intercettato la colata in tempo reale e segnalato il pericolo”. E quando lo rifaranno nella zona dell’ultima frana sopra San Vito faranno scattare automaticamente i semafori lungo la strada, fermando le auto prima del pericolo. Racconta tutto, ai microfoni di Radio Cortina, Franco De Bon, sindaco di San Vito di Cadore, dopo l’ultimo summit sulla frana. Che ha confermato la chiusura della Alemagna: passeranno solo mezzi di emergenza e di soccorso scortati da Vigili del fuoco o personale di Protezione civile, dato la particolarità della frana che non lascia tranquilli gli esperti.

IL MARCORA OSSERVATO SPECIALE E AL VIA LA PROGETTAZIONE DI UNA GALLERIA O DI UN PONTE

Ma il Marcora, dice il sindaco, sarà presto “monitorato continuamente con sistemi integrati di sensori di movimento e pluviometri con messaggio automatico sulla strada per l’attivazione dei semafori: una notizia positiva”. Il primo cittadino ha anche chiesto ad Anas di iniziare la progettazione dei sistemi strutturali di difesa del Marcora e “hanno assicurato che procederanno”. De Bon specifica che si tratta di progettare “un’opera strutturale che potrà essere galleria o ponte per escludere che una eventuale nuova frana possa intercettare di nuovo la Alemagna e la pista ciclabile”. Al momento, però, la situazione è ancora delicata: la frana del Marcora è nuova e anche ieri ci sono stati dei disgaggi di materiali e diversi sopralluoghi: “Non viene escluso che il canalone di destra possa muoversi anche con piccole precipitazioni” per cui ora “non sono possibili opere di difesa” né piazzare subito sistemi di monitoraggio del movimento delle colate. Per questo la strada resta chiusa, e per questo i 15 giorni di stop saranno usati per approntare i sistemi sentinella.
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