TORINO- Sequestrata la sede del movimento “Avanguardia Torino” e 17 indagati per presunta esaltazione del fascismo. È l’esito del blitz dei carabinieri del Ros, nel circolo Edoras di via Tibone nel capoluogo piemontese, nel corso di un’indagine su una serie di iniziative considerate di “esaltazione” dei principi e dei metodi del fascismo e del nazismo. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale:.la procura, in dettaglio, procede per ‘associazione finalizzata alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa’ e per la violazione della legge del 1952 sulle ‘manifestazioni fasciste’.
Il circolo Eldoras è la sede di Avanguardia Torino, movimento che raccoglie chi si identifica negli slogan “nazionalisti-identitari-rivoluzionari” e “Vita est militia super terra”, o ancora “difesa di ciò che siamo”.
“IN ITALIA E IN EUROPA SI RISERVA AI PATRIOTI UN TRATTAMENTO RESPRESSIVO”
La reazione al sequestro non si è fatto attendere: “Quanto accaduto è l’ennesima dimostrazione del trattamento repressivo che viene riservato, in Italia e in Europa, a tutti i Patrioti che non si arrendono e continuano a difendere la propria terra, denunciando, ad esempio, i danni e le conseguenze dell’immigrazione di massa o la dittatura del pensiero unico progressista”., è il commento del movimento affidato ad una nota. E ancora: il movimento Avanguardia Torino “seppur giovane ha fatto molto per la città e non solo, sempre alla luce del sole- continua la nota- Campagne, banchetti, volantinaggi e iniziative culturali e di solidarietà, anche europea, come quella effettuata durante l’alluvione che ha colpito Valencia, quando abbiamo raccolto e portato fino in Spagna un quintale di aiuti umanitari per gli sfollati”. Gli attivisti infine si dicono certi “ di non aver commesso alcun crimine, se non quello di difendere l’Italia che, però, non ci risulta sia ancora un reato”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it