ROMA – “Da un importante editorialista, giornalista ed intellettuale come Ernesto Galli della Loggia ci si sarebbe aspettati una documentazione più accurata. L’azione del Ministro Giuli e del Parlamento per il comparto culturale italiano è ampiamente riformatrice, una vera e propria ‘rivoluzione dolce’. Con il Piano Olivetti e il Piano Mattei, l’esecutivo ha strutturato una visione di politica culturale, favorendone lo sviluppo come bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale, promuovendo la rigenerazione delle periferie e avviando un importante percorso di diplomazia culturale con i paesi africani a sostegno di iniziative di valorizzazione reciproca. Per non parlare delle molte sfide vinte, come l’abbassamento dell’Iva al 5% per il mercato dell’arte, la riforma al sistema di sostegno del comparto cinematografico, i nuovi incentivi per quello editoriale e molto altro ancora”.
Così ha dichiarato il Presidente della Commissione Cultura della Camera e Responsabile Nazionale cultura e innovazione di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che ha, poi, proseguito:
“Solo con l’azione legislativa parlamentare, abbiamo approvato riforme ampiamente innovatrici come quella contro la pirateria digitale – che, secondo i dati, sta avendo un impatto sostanziale di abbattimento degli illeciti a tutela di 10 mila posti di lavoro – e quella per la tutela e il riconoscimento del patrimonio culturale immateriale e della rievocazione storica – prima legge quadro europea che rappresenta una visione alta e identitaria e che per la prima volta ha colmato una lacuna ventennale dell’ordinamento italiano. Arriverà presto in Aula una riforma strutturale della gestione dei beni culturali – Italia in Scena – che attuerà il principio costituzionale della sussidiarietà, avrà un ruolo essenziale nel recupero del nostro patrimonio nazionale poco promosso e dimenticato attraverso l’istituto del partenariato pubblico-privato, valorizzerà i musei con lo spettacolo dal vivo e semplificherà molte procedure che il mercato dell’arte chiede da tempo. In riferimento all’Enciclopedia italiana – su cui ironizza Galli della Loggia – non possiamo dire di averne redatta una nuova copia, tuttavia, in sede legislativa, la Commissione ha approvato un finanziamento di 5 milioni di euro l’anno per la Treccani, garantendo un sostegno pubblico stabile che mette in sicurezza il più grande istituto culturale italiano. Fa sorridere che da una parte la sinistra accusa il Governo di egemonia e occupazione della cultura italiana, dall’altra, invece, viene rimproverata l’assenza di un’azione di cambiamento netta. Stiamo affermando un riformismo conservatore.”
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