MONTALTO – Il giovane Riccardo Boni potrebbe essere stato colto da un malore, o forse la sua condizione di ipovedenza potrebbe aver impedito al ragazzo di percepire il pericolo mentre scavava la buca sulla spiaggia di Montalto di Castro giovedì 10 luglio quando, poco dopo l’ora di pranzo, si è consumata la tragedia. Il 17enne romano è morto inghiottito dalla sabbia. Aveva scavato una buca profonda un metro e mezzo e voleva creare un tunnel per andare dall’altra parte, ma una volta all’interno, mentre scavava in orizzontale, la sabbia gli è crollata addosso. La Procura di Civitavecchia, che ha disposto l’esame autoptico sul corpo del ragazzo, intende fare piena chiarezza su quanto accaduto nei minuti antecedenti all’allarme, quando il papà ha iniziato a cercarlo non vedendolo più lì, a circa due metri da lui, dove lo aveva visto giocare con i fratellini di 8 e 5 anni. Un papà e una mamma devastati dal dolore, afflitti anche dalla notizia che vede il papà raggiunto dalla notizia di essere stato iscritto, come atto dovuto, nel registro degli indagati per omicidio colposo. Nel fascicolo aperto dalla Procura di Civitavecchia sono richiamati due articoli: l’articolo 159 che regola l’omicidio colposo e l’articolo 40 che sottolinea che “non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”. In queste ore è previsto l’incontro tra il procuratore capo Liguori e l’uomo. Una morte così assurda, imprevedibile, che ha scosso Montalto di Castro come pure la comunità scolastica del giovane. Riccardo frequentava il liceo artistico a Roma. Commoventi le parole del dirigente scolastico:«Con immenso dolore comunichiamo alla nostra comunità scolastica la tragica scomparsa di Riccardo… Aveva 17 anni. Era uno di noi. Riccardo era un ragazzo pieno di luce, di entusiasmo, di talento. Portava nel nostro liceo una passione autentica per l’arte, uno sguardo curioso sul mondo, una creatività che lasciava il segno. Chiunque lo abbia incontrato, anche solo una volta, sa quanto fosse speciale. In questo momento di dolore profondo, tutta la comunità del Liceo Artistico si stringe con affetto e rispetto attorno alla sua famiglia, ai genitori, ai fratelli, ai compagni di classe e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Riccardo non era solo uno studente: era parte viva della nostra scuola. Il suo banco nella futura 5 resterà per sempre un simbolo della sua presenza, dei suoi sogni, della sua umanità. Sappiamo che questo colpo ci lascia tutti più fragili. Quando le attività scolastiche riprenderanno, la scuola sarà pronta ad accogliere e sostenere chiunque ne avrà bisogno. Insieme troveremo il modo di affrontare questo dolore. Appena possibile, in accordo con la famiglia, organizzeremo momenti di raccoglimento e memoria per ricordare Riccardo come merita. Riccardo, ci mancherai. Il tuo sorriso, la tua voce, la tua arte resteranno con noi. Sempre». ©RIRPODUZIONE RISERVATA |