Di Alessio Pisanò
ROMA – La Commissione europea ha approvato un pacchetto di controdazi da 72 miliardi di euro – ridotto rispetto alla cifra iniziale di 95 miliardi – pronto a entrare in vigore nell’ipotesi che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, metta in atto le tariffe su auto ed esportazioni Ue.
Carni bovine e suine, suv, pick-up e componenti aeronautici legati ai Boeing rientrano al momento nella lista di prodotti americani che sarebbero colpiti dai dazi dell’Unione europea; esclusi, attualmente, computer, motori e microscopi, complice un aggiustamento strategico mirato a contenere le ripercussioni sui settori industriali e high-tech.
Da giorni ormai il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, è impegnato in chiamate e incontri con la controparte americana – supportato da una delegazione di tecnici Ue – per giungere a un accordo: nella giornata di ieri si è tenuto il confronto con il ministro per il Commercio Usa, Jamieson Greer, e il prossimo incontro sarà quello con il segretario al Commercio americano, Howard Lutnik. Fonti interne all’esecutivo dell’Unione europea affermano che, in caso di mancato accordo, il primo pacchetto di controdazi su acciaio e alluminio – da un valore complessivo di 21 milioni di euro – potrebbe scattare il 6 agosto. Quanto alla seconda lista di prodotti Usa che subirebbero le tariffe dell’Unione europea, quella da 72 miliardi di euro, resta il vaglio dei Paesi membri dell’Unione, con l’elenco che potrebbe ancora essere modificato e una particolare attenzione che verrebbe rivolta al bourbon del Kentucky, vino e distillati.
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