ROMA – “Su alcune dichiarazioni del presidente Francesco Rocca sono d’accordo, ad esempio sul portare la contrattazione della dipendenza ospedaliera all’interno del ministero della Salute che trovo corretta per differenziare il lavoro sanitario dal pubblico impiego. Sulla tax credit, invece, credo non risolva il problema”. Il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, ha commentato le richieste avanzate dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e alla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini. Il punto decisivo per Magi resta quello di aumentare gli stipendi dei camici bianchi per arrivare alla media europea. Senza questo la fuga non si ferma.
Magi sull’esodo dei giovani medici ricorda che il problema numero uno “è la non attrattività dell’Italia e del suo sistema sanitario nazionale, siamo molto lontani dalla media europea sulla retribuzione dei medici. C’è la libera circolazione e dunque i giovani vanno dove hanno possibilità di carriera, sicurezza e l’emorragia non si risolve dando una maggiore retribuzione per alcune branche specialistiche”.Secondo il presidente Magi il primo passo “è quello di adeguare la retribuzione di tutti i medici (ospedalieri e territoriali) al livello europeo. Sono d’accordo poi nel premiare alcune branche specialistiche che non hanno possibilità di svolgere attività libero professionale- ha precisato- come la chirurgia d’urgenza, la radioterapia o l’anatomia patologica. Anzi estenderei anche a branche chirurgiche che hanno un rischio professionale maggiore”.Dunque il presidente dell’Ordine dei Medici ribadisce: “Va bene remunerare alcune branche specialistiche, ma per evitare l’esodo bisogna rivedere tutte le retribuzioni e stare almeno nella media europea”.
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