ROMA – “Chi sono i Drusi e perché Israele bombarda la Siria per proteggerli?”; e anche “Chi sono i Drusi e perché Israele sta attaccando la Siria?”, o ancora: “Perché Israele ha bombardato la Siria? Uno sguardo ai drusi e alla violenza a Suwayda”. Dalla Bcc alla Cnn, fino ad AlJazeera, il mondo cerca di capire meglio questa ultima, ennesima, offensiva di Israele in Medio Oriente. La motivazione ufficiale del governo israeliano dei raid a Damasco è sostanzialmente la difesa dei ‘Drusi’, e gli attacchi sono avvenuti mentre le forze governative siriane si scontravano proprio con le milizie druse a Suwayda. Drusi e Suwayda per molti occidentali però sono parole poco familiari. Di qui la necessità di approfondire la materia da parte delle principali emittenti internazionali. Ecco cosa hanno scritto.
ALJAZEERA: L’INTERVENTO DI ISRAELE INNESCATO DA SCONTRI TRA DRUSI E TRIBÙ BEDUINE
I raid aerei di Israele su Damasco e nel sud della Siria sono seguiti a giorni di scontri mortali a Suwayda tra le forze governative siriane e i combattenti drusi locali: lo spiega l’emittente araba qatariota. Ma “la violenza è iniziata con rapimenti e attacchi a catena tra i combattenti drusi e le tribù beduine locali”, puntualizza subito dopo. “Quando le truppe governative sono intervenute per ristabilire l’ordine, hanno finito per scontrarsi con i gruppi drusi- chiarisce- e, in alcuni casi, hanno preso di mira i civili”.
ALJAZEERA : “DRUSI PICCOLA MA INFLUNTE MINORANZA, ALLEATI LEALI DI ISRAELE”
I drusi, “una piccola ma influente minoranza sia in Siria che in Israele, sono considerati alleati leali, con molti che prestano servizio nell’esercito israeliano”: li descrive l’emittente del Qatar. Che poi cerca di spiegare che come la comunità siriana sembri divisa. “Il cessate il fuoco dichiarato martedì è rapidamente crollato e i combattimenti sono ripresi il giorno successivo”, prosegue. Questo perché “un leader, Yasser Jarbou, ha dichiarato che era stato concordato un cessate il fuoco con il governo siriano”. Mentre “un altro, Hikmat al-Hijri, ha respinto qualsiasi cessate il fuoco. E molti drusi in Siria- aggiunge- non vogliono che Israele intervenga in loro favore”.
ALJAZEERA: “TEL AVIV NON VUOLE UN ACCORDO SULLA SICUREZZA CON LA SIRIA”
A ciò si aggiunge che Israele “sta cercando di espandere il proprio controllo sulla Siria meridionale dalla caduta del presidente Bashar al-Assad a dicembre” e il governo di Tel Aviv “ha evitato qualsiasi tentativo di raggiungere un accordo di sicurezza con la Siria e, al contrario, quest’anno ha ripetutamente bombardato il Paese. Molti analisti ritengono che Israele preferirebbe una Siria debole a un Paese che, a suo avviso, potrebbe potenzialmente minacciarlo se dovesse rafforzarsi”, conclude AlJazeera.
BCC: “IL RAPIMENTO DI UN MERCANTE DRUSO HA SCATENATO SCONTRI MORTALI”
“Una nuova ondata di mortali violenze settarie ha scosso la Siria, mettendo a fuoco il fragile panorama della sicurezza del Paese, mentre il nuovo governo cerca di imporre la propria autorità su un territorio frammentato”: è l’inizio dell’articolo intitolato ‘Chi sono i Druzi e perché Israele sta attaccando la Siria” A scatenare la violenza israeliana, l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato, secondo quanto riportato dall’emittente britannica, un rapimento: “Domenica 13 luglio, il presunto rapimento di un mercante della minoranza drusa ha scatenato giorni di scontri mortali tra milizie druse e combattenti beduini sunniti nella Siria meridionale”. Appena due giorni dopo infatti, martedì 15 luglio, “Israele è intervenuto militarmente, affermando che le sue forze stavano cercando di proteggere i drusi e di eliminare le forze filogovernative accusate di averli attaccati a Suweida”. La Bbc riporta poi il bilancio degli attacchi: “Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 350 persone sarebbero state uccise a Suweida da domenica”.
BCC: “MEZZO MILIONE DI DRUSI IN SIRIA, 150 MILA IN ISRAELE E SUL GOLAN OCCUPATO”
Alla domanda ‘chi sono i Drusi?’, l’emittente inglese offre una descrizione dettagliata: “I Drusi sono una minoranza etnico-religiosa di lingua araba presente in Siria, Libano, Israele e sulle alture del Golan occupate. La fede drusa è una branca dell’Islam sciita, con una propria identità e credenze uniche”. Li quantifica sia in Siria che in Israele: “Metà dei suoi circa un milione di seguaci vive in Siria, dove rappresentano circa il 3% della popolazione”. Mentre “la comunità drusa in Israele è ampiamente considerata fedele allo Stato israeliano, grazie alla partecipazione dei suoi membri al servizio militare. Secondo l’Ufficio Centrale di Statistica israeliano, circa 152.000 drusi vivono in Israele e sulle alture del Golan occupate da Israele”.
BCC: “DOPO ASSAD, LE FAZIONI DRUSE DIVISE NELL’APPROCCIO CON LE NUOVE AUTORITÀ”
Storicamente, si spiega che i Drusi hanno occupato una “posizione precaria”, marginale, nell’ordine politico siriano. Durante la guerra civile siriana, durata quasi 14 anni, i drusi hanno gestito le proprie milizie nella Siria meridionale.Dalla caduta di Assad a dicembre, i drusi hanno resistito ai tentativi dello Stato di imporre la propria autorità sulla Siria meridionale, ripercorre l’articolo della Bcc, ma ribadisce l’esistenza di divisioni, come descritte da AlJazerra. “Le fazioni druse in Siria sono divise nel loro approccio alle nuove autorità- si spiega infatti- che va dalla cautela al rifiuto totale, molte si oppongono alla presenza ufficiale delle forze di sicurezza siriane a Suweida e si sono opposte all’integrazione nell’esercito siriano, affidandosi invece alle milizie locali”.
BCC: “ISRAELE RICERCA ALLEANZE TRA LE MINORANZE SIRIANE: CURDI, DRUSI E ALAWITI”
Dopo la caduta improvvisa di Assad, “Israele ha contattato la comunità drusa vicino al suo confine settentrionale nel tentativo di stringere alleanze con le minoranze siriane- racconta l’emittente inglese- Si è sempre più posizionato come protettore regionale delle minoranze, inclusi curdi, drusi e alawiti in Siria, attaccando al contempo siti militari in Siria e forze governative”. Tuttavia, “alcune figure druse in Siria e Libano- prosegue- hanno accusato Israele di alimentare divisioni settarie per promuovere le proprie aspirazioni espansionistiche nella regione”.
CNN: “GLI ATTACCHI DI ISRAELE? PER LA SUA OPPOSIZIONE AL GOVERNO SIRIANO DELL’EX JIHADISTA AL-SHARAA”
“Israele ha condotto attacchi in Siria dalla caduta del regime di Assad lo scorso dicembre. Questa settimana ha visto una forte escalation, quando Israele ha dichiarato di aver attaccato la Siria per proteggere i drusi, una minoranza araba al centro di scontri con i lealisti del governo. Ma la decisione di Israele di colpire è probabilmente anche legata alla sua opposizione all’attuale governo siriano, guidata da un ex jihadista, il presidente Ahmed al-Sharaa”: è questa invece l’analisi dell’emittente statunitense Cnn. Il governo siriano e i leader drusi hanno concordato un cessate il fuoco mercoledì dopo diversi giorni di scontri che hanno causato decine di morti e centinaia di feriti, prosegue, “ma resta da vedere se durerà”.
CNN: “DRUSI, BRANCA DELL’ISLAM SETTARIA, MA SUL GOLAM CONVIVONO CON I COLONI EBREI”
Chi sono i drusi? Per la Cnn sono “un gruppo religioso arabo di circa un milione di persone che vive principalmente in Siria, Libano e Israele”. Si ripercorre poi le loro origini, risalenti all’Egitto nell’XI secolo, “il gruppo, diviso internamente in due rami, pratica una branca dell’Islam che non ammette conversioni – né verso né verso la religione – né matrimoni misti”, aggiunge.In Siria, entra nel dettaglio la Cnn, la comunità drusa è concentrata in tre province principali, vicine alle alture del Golan occupate da Israele, nel sud del Paese. “Oltre 20.000 drusi vivono sulle alture del Golan, un altopiano strategico che Israele ha strappato alla Siria durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967, prima di annetterlo formalmente nel 1981. I drusi condividono il territorio con circa 25.000 coloni ebrei, distribuiti in più di 30 insediamenti”.Non solo: la maggior parte dei drusi che vivono nel Golan si identifica come siriana e ha rifiutato l’offerta di cittadinanza israeliana quando Israele ha occupato la regione. E, a dimostrazione del rapporto comunque privilegiato con Tel Aviv, “coloro che hanno rifiutato hanno ricevuto permessi di soggiorno israeliani, anche se non sono considerati cittadini israeliani”.A differenza dei drusi siriani- prosegue poi la Cnn- i drusi che vivono entro i confini di Israele – privi di una figura di riferimento unificante – sono in gran parte fedeli allo Stato, e alcuni di loro ricoprono posizioni di alto rango nell’esercito israeliano. Nella Siria meridionale, dove i drusi costituiscono la maggioranza nella provincia di Suwayda, la comunità si è trovata a volte intrappolata tra le forze dell’ex regime di Assad e gruppi estremisti durante la decennale guerra civile siriana.
CNN: “NEL GOVERNO DI AL-SHARAA SOLO UN MINISTRO DRUSO”
Dopo la caduta di al-Assad, il nuovo arrivato al potere siriano, Al-Sharaa ha promesso inclusione e protezione a tutte le diverse comunità siriane. “Tuttavia, i drusi rimangono cauti nei confronti del nuovo presidente. Hanno espresso preoccupazione per l’esclusione di alcuni dei loro leader dai processi di dialogo nazionale di al-Sharaa e per la limitata rappresentanza nel nuovo governo, che include un solo ministro druso”, chiarisce la Cnn.
A ciò si aggiunge che “le forze estremiste sunnite a lui fedeli hanno continuato a confrontarsi violentemente con le minoranze religiose”. “Gli ultimi scontri sono scoppiati nel fine settimana, quando le forze governative siriane sono intervenute in seguito ad attacchi tra i drusi e le tribù beduine locali”, l’escalation di violenza “ha comportato esecuzioni extragiudiziali, scambi di artiglieria e attacchi aerei da parte delle forze israeliane”, ha affermato il gruppo di monitoraggio Syrian Network for Human Rights. “A seguito di colloqui con gli Stati Uniti- puntualizzala Cnn- il governo siriano ha accettato di ritirare le sue truppe e ha annunciato mercoledì un nuovo cessate il fuoco con le milizie druse”.
CNN: “ISRAELE PUNTA AD ESPANDERE LA SUA PRESENZA MILITARE IN SIRIA”
Sul perché dell’intervento israeliano, l’emittente spiega che ufficialmente deriva dall’impegno di Netanyahu di “prevenire danni ai drusi in Siria grazie alla profonda alleanza fraterna con i nostri cittadini drusi in Israele e ai loro legami familiari e storici con i drusi in Siria”. Ma, aggiunge la Cnn, “ci sono altri fattori in gioco, con Israele desideroso di proteggere i propri confini mentre espande la sua presenza militare in Siria”.
(Fonte foto di apertura osmed.it, che cita ArabNews)
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