ROMA – Il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, e il patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, sono entrati questa mattina a Gaza per portare sostegno e vicinanza alla parrocchia latina della Sacra Famiglia dopo l’attacco di ieri che ha provocato 3 morti e 11 feriti, tra i quali il parroco, padre Gabriel Romanelli.
Durante la loro permanenza, si apprende dal patriarcato latino, “la delegazione incontrerà i membri della comunità cristiana locale, porgerà le condoglianze e la solidarietà e sarà al fianco di coloro che sono stati colpiti dai recenti eventi. Il cardinale Pizzaballa valuterà personalmente le esigenze umanitarie e pastorali della comunità, per contribuire e guidare la presenza e la risposta continua della Chiesa”.
Su richiesta del Patriarcato Latino, e in coordinamento con i partner umanitari, “è stato garantito l’accesso per la consegna di aiuti non solo alla comunità cristiana, ma anche al maggior numero possibile di famiglie”. Sono entrate centinaia di tonnellate di scorte alimentari, nonché kit di pronto soccorso e attrezzature mediche di urgente necessità. Inoltre, il patriarcato ha garantito l’evacuazione delle persone ferite nell’attacco verso strutture mediche fuori Gaza, dove riceveranno cure.
Dal patriarcato si apprende anche che Papa Leone XIV ha chiamato il cardinale Pizzaballa e il Patriarca Teofilo al loro ingresso a Gaza per offrire loro il suo sostegno, la sua vicinanza e le sue preghiere. “Preghiamo per la sicurezza della delegazione e per la sospensione delle attività militari durante la visita. Il Patriarcato Latino rimane saldo nel suo impegno nei confronti della comunità cristiana e dell’intera popolazione di Gaza. Non saranno dimenticati, né abbandonati”.
(www.agensir.it)
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