PM CONTRO ASSOLUZIONE SALVINI OPEN ARMS, MELONI: “È ACCANIMENTO”La procura di Palermo ricorre in Cassazione contro l’assoluzione di Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona nell’ambito del processo Open Arms. Secondo i pm, che contestano la decisione del Tribunale, “i fatti sono accertati” e quindi “è una questione di diritto”. Giorgia Meloni parla di “accanimento surreale” da parte dei magistrati palermitani. “Dopo un processo di tre anni concluso con un’assoluzione piena- sottolinea la premier – mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese”. Il vicepremier e leader della Lega ringrazia: “Grazie Giorgia, ho fatto il mio dovere e vado avanti a testa alta”.
MILANO, LA RUSSA: “SE SALA NON HA MAGGIORANZA SI DIMETTA”Se il sindaco di Milano Giuseppe Sala “non ha la maggioranza sull’urbanistica, che è fondamentale, ne tragga le conseguenze”. A dirlo è il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando gli sviluppi dell’inchiesta sull’urbanistica milanese, che vede ora anche il primo cittadino nel registro degli indagati. La Russa spiega di non chiedere “le dimissioni per l’azione giudiziaria” ma perché “la Giunta Sala ha dimostrato di non essere adeguata a Milano”. Il Pd fa quadrato sul sindaco. “Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura – fa sapere Elly Schlein – al contempo ribadiamo che il Pd è al fianco di Sala”.
CITTADINANZA, TAJANI INSISTE: “SU IUS SCHOLAE NON CAMBIO IDEA”Sullo ius scholae “il capitolo non è chiuso”. Il vicepremier Antonio Tajani rilancia la sua battaglia dal palco del congresso della Cisl. “Io -scandisce il leader di Forza Italia- non cambio idea e lo decido io se il capitolo è chiuso, non altri”. Tajani ribadisce che la sua ricetta sulla cittadinanza “non è certo la priorità assoluta ma riguarda un milione di persone”. Quanto alla trattativa sui dazi si dice “ottimista” per un accordo. E osserva che il 15% sarebbe ancora una “tariffa alta” e andrebbe valutata sulla base dei prodotti coinvolti.
VITALIZI, GLI EX PARLAMENTARI: “DECISIONE CAMERA ILLEGALE”La sentenza sui vitalizi è “uno sgorbio giuridico che non trova giustificazioni”, una sentenza “politica e illegale”. Dopo la conferma del taglio per gli ex deputati, deciso dalla Camera, l’associazione degli ex parlamentari, durante una conferenza stampa, annuncia che farà ricorso in Cassazione e in Europa. Il presidente Giuseppe Gargani spiega: “Utilizzeremo tutte le possibilità che le leggi ci danno per chiedere non la difesa di un privilegio ma la difesa del prestigio e del valore del Parlamento”. Gli ex onorevoli spiegano che è stata respinta una proposta alternativa che avrebbe fatto risparmiare 20 milioni al bilancio interno.
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