ROMA – Per anni Donald Trump aveva attaccato Joe Biden, allora presidente degli Stati Uniti, per la sua età, perché inciampava, non si ricordava le cose, si addormentava di botto. Ricordate? Ogni volta lo canzonava chiamandolo ‘sleepy Joe’, Joe l’addormentato. Per questo quando ho letto la notizia arrivata dagli Stati Uniti ho pensato: ma allora anche il nostro Donald con i suoi quasi 80 anni è anziano non superman, come ogni volta si è presentato al mondo, definendosi ‘il presidente più sano mai esistito’. Ebbene sì, Trump soffre di vene varicose, come molti comuni mortali della sua età. Dopo giorni e giorni, con le foto pubblicate sui media delle sue mani gonfie e livide, alla fine è uscito fuori il referto medico: ‘insufficienza venosa cronica’, per tutto il resto, e meno male, il Presidente rimane in ottima salute, certifica il dottore della Casa Bianca. Per il medico, infatti, la mano livida era compatibile con un ‘danno ai tessuti causato dalle frequenti strette di mano’.
L’altra curiosità, per la verità assai preoccupante, arriva dalla Russia dove regna Putin. Un presidente che governa col pugno di ferro, manda in galera e tortura chi osa criticarlo o accusarlo di qualsiasi cosa, che in tutti gli anni del suo regime ha sempre assicurato i sudditi che con lui la corruzione sarebbe stata azzerata. Ogni tanto, si legge, qualche funzionario corrotto, così per caso, cade da un balcone, finisce sotto qualche auto, o si ‘suicida’ in modo strano. La giustizia è cieca si dirà, anche se in questi casi comunque dà una spinta. Ma evidentemente la corruzione che regna tra i poliziotti russi deve essere talmente ampia, talmente imbattibile, che alla fine un lesto funzionario ha annunciato ai quattro venti la sua soluzione per eliminarla davvero: chi denuncerà ai suoi superiori di aver ricevuto una mazzetta, potrà tenerla come premio. Sì, avete capito bene, lui denuncia e si intasca la mazzetta con l’applauso dei superiori. E chi ancora non l’ha intascata? Può comunque denunciare e avrà comunque l’importo promesso per aver denunciato l’illecito. Pare che tra gli agenti sia scoppiato l’entusiasmo, e tutti stanno riempiendo di lodi il funzionario che ha avuto questa rivoluzionaria idea. Non curante del ridicolo, tal Aleksandr Rechitskij, responsabile regionale del ministero dell’Interno, ha commentato così: “In base alle mie direttive ogni tangente verrà compensata dall’amministrazione, una ricompensa per aver dimostrato un saldo (e di vero saldo si tratta, ndr) attaccamento alla legalità’. In due mesi sono fioccate le segnalazioni e potenziali corruttori sono finiti al fresco. Per fortuna qualcuno si è messo a ragionare e ha segnalato i potenziali rischi di una simile trovata: che gli agenti smettano di fare i poliziotti e si concentrino tutti a dare la caccia a potenziali vittime da sollecitare alla corruzione. Per non parlare di quelli che poi potranno comunque denunciare chi vogliono, tanto paga lo Stato (i cittadini). Questo è tutto, alla fine siamo uomini, con vizi privati e pubbliche virtù.
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