ROMA – Nell’attacco alla chiesa della Sacra Famiglia, avvenuto ieri a Gaza, è rimasto ferito anche il figlio di 3 anni di un operatore di Medici Senza Frontiere (Msf). Edward Antone, come riferisce l’ong in una nota, lavora come autista per Msf e con la famiglia, da diversi mesi aveva trovato rifugio nella chiesa. Nell’attacco 3 persone sono rimaste uccise, mentre altre sono state ferite, incluso suo figlio. “Alle 10 e un quarto precise- ha dichiarato Antone- la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza è stata colpita. Due persone che avevano trovato rifugio nella chiesa sono state uccise. Siamo circa 450 persone sfollate nella chiesa. Ci sono anche dei feriti. Tra questi, il fratello Gabriel Romanelli, che è il parroco della chiesa, così come altri giovani. Alcuni hanno ferite molto gravi”. Al momento dell’attacco, continua l’operatore di Msf, “io ero al lavoro, sono stato contattato dalla mia famiglia. Mi hanno detto che la chiesa era stata colpita, che c’erano feriti e morti. Anche mio figlio è rimasto ferito. Ha 3 anni. Ha riportato una ferita da scheggia alla gamba. Grazie a Dio è stato soccorso sul posto e gli hanno rimosso la scheggia”.
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