ROMA – I punti di distribuzione di aiuti umanitari sono diventati troppo pericolosi e così a Gaza, le persone finiscono per mangiare cibo scaduto. È quanto riferisce Ahmed Alfarra, direttore della pediatria del Nasser Hospital di Khan Younis nel sud di Gaza, ad Al Jazeera. Per il medico, la crisi della fame nell’enclave è la peggiore da quando il bombardamento di Israele è iniziato quasi due anni fa.
Alfarra ha detto che le famiglie palestinesi arrivano in ospedale con gravi problemi di salute, tra cui paralisi facciale e insufficienza respiratoria, dovute al consumo di cibo rovinato. “Ho chiesto al padre e alla madre: ‘Non hai sentito l’odore della lattina di cibo che hai mangiato?’” ma la risposta è sempre la stessa: “Dottore, che cosa possiamo fare? Questo è tutto ciò che abbiamo”, racconta Alfarra. Il medico sottolinea inoltre, che il programma di distribuzione alimentare GHF sostenuto dagli Stati Uniti e da Israele, ha peggiorato una situazione già disastrosa.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it