ROMA – C’era la Russia dietro la mozione di sfiducia di Ursula von der Leyen. A lanciare l’allarme è Thomas Reigner, portavoce della Commissione europea per la Difesa e l’Economia digitale: “Vediamo in azione attori vicini alla propaganda del Cremlino, che cercano di polarizzare il dibattito europeo sfruttando ogni occasione utile, dalle crisi politiche alle tensioni interne”.
Intossicare la discussione pubblica, alimentare teorie del complotto e delegittimare i vertici europei. Una strategia ben nota – aggiunge Reigner – che i fact-checker indipendenti stanno smascherando. “Monitoriamo da tempo queste operazioni, che prendono di mira anche la presidente della Commissione”, ha spiegato, sottolineando il ruolo chiave della stampa libera e della ricerca nel contrastare la disinformazione.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it