ROMA – La musica, la sua forza. Se un artista come Ozzy Osbourne che ha vissuto una vita di eccessi, di trasgressioni, tanto da farlo soprannominare ‘Principe delle tenebre’, negli ultimi anni era stato capace di fermarsi, di mettere un punto a questo suo stile di vita per mostrarsi completamente diverso, il suo segreto non poteva che essere la musica, quell’heavy metal a cui tanto aveva dato e influito. Nel 2022, quando uscì Patient Number 9, dodicesimo album in studio da solista, a cui hanno partecipato Tony Iommi, Eric Clapton e Jeff Beck, oltre a membri di Metallica, Pearl Jam, Guns N’ Roses e Red Hot Chili Peppers, in un’intervista a Rolling Stone si raccontò un altro Ozzy: “Non bevo e non mi passa nemmeno per la testa. Degli Alcolisti Anonimi ho fatto mio il motto: un bicchiere è troppo e 10 non sono abbastanza”. Per il concerto evento di Birmingham, quello con cui ha salutato il suo popolo circondato da quegli artisti che tanto a lui dovevano, ha fatto il possibile per presentarsi nelle condizioni migliori con allenamenti intensi (“di resistenza per l’ultimo show”) per non deludere i fan ma neanche se stesso. Quel ‘Back to the Beginning’ che ai fan, vecchi e nuovi, ha mostrato un Padrino del metal in difficoltà, amato e ammirato nuovamente, a causa del Parkinson che lo aveva colpito da circa 5 anni.
FU ‘OZZY’ DAI TEMPI DELLA SCUOLA
Nato e cresciuto in una famiglia operaia a Birmingham 76 anni fa, il 3 dicembre ne avrebbe festeggiati 77, John Michael Osbourne divenne Ozzy ai tempi della scuola, condizionato da problemi di dislessia, balbuzie e deficit dell’attenzione. E non mancò di venire alle mani con il compagno di scuola che forse più detestava, quell’Anthony Frank Iommi che diventerà Tony Iommi e pure l’altro storico pezzo dei Black Sabbath con cui scriverà pezzi di storia incredibili nella storia del metal. Contro il volere paterno, che lo avrebbe preferito commerciante, il giovane Ozzy si avvicinò alla musica grazie a She Loves You dei Beatles. Un giorno entrò in un negozio di dischi lasciando un annuncio in bacheca con cui cercava membri per creare una band e ne uscì musicista.
LA NASCITA DEI BLACK SABBATH
Perché proprio un incredulo Tony Iommi lo prese alla lettera e con il batterista Bill Ward decise di unirsi a Ozzy: così con Geezer Butler al basso diedero vita ai Black Sabbath, nome preso dalla versione inglese de I tre volti della paura del 1963, film horror del regista italiani Mario Bava.Con i Black Sabbath Ozzy inciderà nove dei diciannove album della discografia completa, complici i rapporti di odio e amore con il resto della band: fu sostituito da Ronnie James Dio, altro pezzo di storia del metal.
IL MORSO AL PIPISTRELLO
Proprio in uno dei periodi da solista Osbourne fu protagonista suo malgrado di un episodio che resterà nella storia del rock, una sorta di leggenda che è quella legata al morso che diede ad un pipistrello, era il 20 gennaio 1982 e il suo rapporto con la band si era temporaneamente interrotto alla fine degli Anni 70. Salì sul palco di Des Moines, in Iowa, e qui uno suo giovanissimo fan pare avesse pensato di omaggiare il ‘principe delle tenebre’ lanciandogli quella che doveva essere la carcassa di un pipistrello. Quando Ozzy la vide, pensando fosse un giocattolo, la prese e gli diede un morso: una versione dice che fosse morto, l’altra invece l’esatto contrario. Sta di fatto che per Ozzy la serata si chiuse in ospedale per i controlli e le cure del caso.
MILIONI DI DISCHI VENDUTI
Da solista Ozzy ha venduto 50 milioni di dischi in tutto il mondo, numero che sale a 100 milioni in totale considerando la produzione con i Black Sabbath dalla fondazione alle varie reunion che si sono susseguite prima dell’ultima dello scorso 5 luglio a Birmingham.”La gente pensa che io sia pazzo perché mi acciglio sempre/Tutto il giorno penso a cose, ma niente sembra soddisfarmi/Penso che perderò la testa se non trovo qualcosa che mi tranquillizzi”, cantava in Paranoid. Ma forse qualcosa che calmasse e soddisfacesse quella sua anima irrequieta e ribelle l’aveva trovata: la musica.
(La foto di copertina è tratta dal profilo Instagram di Ozzy Osbourne)
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