Si è svolta presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito la cerimonia di conferimento del titolo di dottori in “Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali” a 108 marescialli del XXV corso “Dovere”. Alla presenza del comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna, del comandante della Scuola sottufficiali, generale di divisione Maurizio Taffuri, i giovani marescialli hanno celebrato il compimento del loro percorso accademico, che unisce una formazione universitaria a un iter tecnico-professionale, concepito per fornire solide competenze culturali, addestrative e di comando. Come da tradizione, il capo corso, maresciallo Giuliano Giambruno, ha donato un crest al magnifico rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, Stefano Ubertini, simbolo del legame tra il XXV corso “Dovere” e l’Istituto della Tuscia, esprimendo riconoscenza per l’impegno e la dedizione del corpo docente nel guidare gli allievi fino al raggiungimento della laurea, tappa cruciale della loro formazione. Durante la cerimonia, a cui hanno preso parte anche la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, autorità civili e militari, oltre che i familiari dei neo laureati, il presidente dell’“Associazione Nazionale Autieri d’Italia”, tenente generale (ris.) Gerardo Restaino, ha conferito un riconoscimento al primo classificato dell’Arma Trasporti e Materiali, a testimonianza dell’attenzione delle associazioni d’Arma verso i giovani professionisti della forza armata. A partire da agosto, i neo laureati inizieranno la loro carriera presso i reparti dell’Esercito, dove assumeranno l’incarico di comandanti di plotone. L’ingresso nei ranghi operativi segna l’avvio di un nuovo, impegnativo capitolo, in cui i valori appresi, la competenza acquisita e lo spirito di servizio saranno gli strumenti fondamentali con cui i marescialli del corso “Dovere” contribuiranno, con professionalità e dedizione, alla sicurezza e alla difesa del Paese. |