Foto: Lega-Salvini Premier/Facebook
ROMA – Al grido di “censura” e “bavaglio comunista” la Lega ha puntato il dito contro il Comune di Roma per aver rimosso dei manifesti sul dl sicurezza nelle strade della Capitale.
“Apprendiamo con enorme rammarico che il Comune di Roma avrebbe agito per far rimuovere i manifesti della Lega, affissi e regolarmente pagati a Roma, sul decreto Sicurezza. Una censura a tutti gli effetti che riteniamo assolutamente ingiusta, specie se fatta da una amministrazione che non ha mostrato alcuna timidezza quando c’era da sostenere manifestazioni di sinistra. Cercare di mettere a tacere gli avversari politici con questi mezzucci subdoli è contrario ai principi democratici su cui si fonda il nostro Paese. Andremo fino in fondo per far luce su questa vicenda. La Lega continuerà a stare al fianco dei cittadini onesti e perbene”. Così il vicesegretario federale della Lega, Claudio Durigon, in merito alla vicenda.
LEGA: CENSURA SINISTRA CONTRO SUCCESSI SALVINI, VERGOGNA GUALTIERI
“Quello di oggi è un vergognoso episodio
di censura firmato Gualtieri contro la Lega e contro Matteo
Salvini, con il chiaro intento di nascondere ai cittadini i
successi ottenuti con il decreto Sicurezza. Un tentativo di
silenziarci ridicolo e maldestro, soprattutto se pensiamo che lo
stesso Comune di Roma ha pagato con i soldi dei cittadini la
manifestazione pro-Europa della sinistra solo qualche mese fa.
Mentre la Lega combatte contro gli scippi e le occupazioni
abusive, la sinistra vuole metterci il bavaglio”. Così in una
nota Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, capigruppo della
Lega al Senato e alla Camera.
LA REPLICA DEL CAMPIDOGLIO: APPLICATE SOLO LE NORME VIGENTI
Tutte accuse, che secondo il Campidoglio non stanno in piedi, poiché si è trattato “di un atto adottato autonomamente dagli uffici competenti, a seguito di esposti pervenuti da cittadini, in conformità con l’art. 12-bis del Regolamento in materia di pubblicità, di cui alla n. 141/2020 che vieta esposizioni pubblicitarie il cui contenuto contenga stereotipi legati all’appartenenza etnica. Non si tratta dunque di censura, ma dell’applicazione puntuale delle norme vigenti. Resta ovviamente possibile presentare formale ricorso contro la decisione o proseguire la campagna pubblicitaria, modificando i contenuti in modo da renderli conformi al Regolamento”.
Nei manifesti infatti si legge: “Scippi in metro? Ora finisci in galera senza scuse” e ancora “Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore”. Le due frasi sono accompagnate da immagini in cui compaiono alcune persone di etnia rom e di colore.
VERDUCCI (PD): CAMPAGNA LEGA VERGOGNOSA, BENE COMUNE ROMA
“La campagna di propaganda della Lega Nord sul cosiddetto ‘decreto Sicurezza’ in cui a proposito di occupazione di case e di scippi vengono mostrate foto (non vere ma realizzate con i programmi di intelligenza artificiale) che mostrano persone nere e rom sono assolutamente vergognose. È una campagna discriminatoria, che non c’entra nulla con la libertà di espressione. Quei manifesti violano gli articoli 2 e 3 della nostra Costituzione, che parlano dei principi di non discriminazione e di eguaglianza. Fa benissimo il Comune di Roma ad applicare il Regolamento del Campidoglio in materia e a disporne la rimozione. Quei manifesti sono una vergognosa campagna discriminatoria”. Così in una nota il senatore Francesco Verducci, vicepresidente commissione Antidiscriminazioni del Senato.
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