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La Carovana dei ghiacciai riparte dall’Adamello


Venezia – Parte sabato 2 agosto dall’Adamello, il ghiacciaio più esteso delle Alpi Italiane, l’anteprima di Carovana dei Ghiacciai 2025, la campagna internazionale di Legambiente realizzata in collaborazione con Cipra Italia e con la partnership scientifica della Fondazione glaciologica italiana (già Comitato glaciologico italiano), che sorveglia lo stato di salute dei giganti bianchi. L’anteprima è stata pensata come un evento internazionale organizzato quest’anno in collaborazione con il Club Alpino Italiano.

UNA CAMMINATA, ‘IL MANIFESTO’ PER I GIGANTI BIANCHI E UN FLASH MOB

L’appuntamento è per sabato 2 agosto alle 8 alla cabinovia Paradiso-Passo del Tonale- Passo Presena-Ponte di Legno da dove partirà la camminata di Carovana dei Ghiacciai, alla quale seguirà alle 10 una breve presentazione della campagna e del ‘Manifesto europeo dei ghiacciai’, facendo un punto anche sul ghiacciaio dell’Adamello che sta risentendo sempre più degli effetti della crisi climatica. Ne parleranno: Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, Vanda Bonardo, presidente Cipra Italia e responsabile della campagna Carovana dei ghiacciai, Valter Maggi, presidente della Fondazione Glaciologica Italiana, Mario Vaccarella, Comitato direttivo del Cai con delega alle attività ambientali, Comitato scientifico e Aree protette e la presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, con i firmatari del ‘Manifesto’ presenti all’iniziativa. Alle 14 è previsto in quota un flash mob pensato per rilanciare la governance europea dei ghiacciai. Un’azione collettiva simbolica per ribadire che il tempo per agire è ora. Alle 16.30 circa è previsto il rientro. Il percorso della camminata, si avverte, pur svolgendosi in alta montagna, non è impegnativo, ma occorre essere equipaggiati con il giusto abbigliamento tecnico.

POI IN VALLE D’AOSTA “UNA MONTAGNA DI.. SEGNI- IMPRONTE DI GHIACCIO”

Dal 7 agosto al 7 settembre 2025 l’Opera Mortai del Forte di Bard ospita la mostra “Una montagna di… segni – Impronte di ghiaccio”, risultato del concorso internazionale di grafica e illustrazione promosso dal Forte di Bard, con il contributo tecnico dell’Alina Art Foundation e dell’Associazione culturale Inarttendu, nell’ambito del progetto TransiT – Transizione verso il Turismo Culturale Sostenibile, finanziato dal programma Interreg VI-A France – Italia Alcotra, per la programmazione 2021-2027.

IN ESPOSIZIONE 31 OPERE CHE RIFLETTONO SULLA CRISI CLIMATICA

L’esposizione raccoglie 31 opere finaliste selezionate tra le 194 candidature pervenute da tutta Europa, offrendo una riflessione visiva sulla crisi climatica, la memoria dei ghiacciai e il delicato equilibrio tra uomo e natura. Il concorso nasce con l’obiettivo di sensibilizzare, attraverso il linguaggio dell’arte visiva, sul tema della crisi climatica e della progressiva scomparsa dei ghiacciai. Ai partecipanti è stato chiesto di interpretare, con tecniche grafiche, il paesaggio glaciale e la sua memoria, offrendo visioni capaci di lasciare impronte nel pensiero e nell’animo dello spettatore. Hanno risposto oltre 130 artisti da tutta Europa, con 198 progetti suddivisi in tre categorie: Disegno e illustrazione tradizionale; Grafica e illustrazione digitale/vettoriale; Motion graphic, animazione e video. Ne è nato un mosaico sorprendente di linguaggi e idee.

Una giuria ha selezionato i finalisti, tra cui sono state individuate sei opere vincitrici. Le opere raccontano, con stili e sensibilità diverse, il fragile equilibrio tra uomo e natura, la bellezza in pericolo e il bisogno urgente di agire. A completare il percorso espositivo, il contributo di sei Master, professionisti di riconosciuta esperienza nell’ambito della grafica e dell’illustrazione, che hanno messo la loro visione al servizio del progetto, e di tre artisti special guest che hanno realizzato opere site-specific ispirate al contesto unico del Forte di Bard e alla maestosa presenza dei ghiacciai alpini.

(in foto il primo e il secondo premio: Elena Possenti e Gianni Depaoli)

“Una montagna di… segni. Impronte di ghiaccio” è “più di una mostra: è un invito alla consapevolezza, un gesto collettivo per affermare che l’arte può essere uno strumento potente di educazione, emozione e cambiamento. In un momento in cui i ghiacciai ci stanno lasciando, abbiamo voluto lasciare noi un segno, per non dimenticare. L’idea era semplice, la posta in gioco alta: usare il linguaggio visivo per raccontare un’urgenza globale. Proteggere i ghiacciai, oggi, non è più una scelta etica: è una necessità collettiva. Il concorso tornerà nel 2026, con un nuovo tema ma con la stessa ambizione: trasformare la creatività in responsabilità, e la grafica in voce collettiva”, spiegano gli organizzatori. Ingresso incluso nel biglietto di entrata al Forte di Bard. La mostra verrà inaugurata mercoledì 6 agosto, alle 18.00.
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