ROMA – Giovedì 30 ottobre la ong Comunità solidali nel mondo organizza a Roma un momento di confronto e riflessione sui rapporti fra Nord e Sud del mondo: studiosi, esperti e rappresentanti delle realtà impegnate nella cooperazione si interrogano su decolonizzazione, nuove sensibilità e risposte concrete, Con uno sguardo al “Piano Mattei”. L’appuntamento, intitolato “Chukuana”, si terrà alle 16.30 nella Casa del Municipio I, in via Galilei 53: l’ingresso è libero, l’iscrizione consigliata. Dopo decenni di cooperazione allo sviluppo, perché il rapporto dell’Europa con i Paesi del Sud del mondo è così controverso? E nell’epoca degli interessi nazionali “prima di tutto”, è ancora possibile coltivare un dialogo fra Nord globale e Sud globale, per vivere la responsabilità collettiva della costruzione di un futuro di pace? Per dare una risposta a queste domande e riflettere sul futuro modello di cooperazione allo sviluppo, la ong Comunità solidali nel mondo – in collaborazione con Focsiv e Rete Aoi – promuove “Chukuana” (in lingua swahili “aiutarsi reciprocamente”). Studiosi, esperti e rappresentanti delle realtà impegnate nella cooperazione animeranno un dibattito che rappresenta un’occasione preziosa per comprendere meglio l’evoluzione delle relazioni fra il Nord e il Sud globale, quali sensibilità si stanno sviluppando e come è possibile – insieme – dare risposte ai bisogni delle popolazioni. Dopo decenni di cooperazione tra Nord e Sud del mondo, che hanno contribuito significativamente alla lotta contro la povertà estrema e all’espansione dei servizi essenziali, il nuovo contesto mondiale impone oggi una riflessione profonda, per comprendere come ripensare l’intervento internazionale alla luce delle nuove disuguaglianze, delle tensioni geopolitiche e delle spinte nazionaliste che minano il dialogo globale. Con un occhio attento al ruolo delle realtà del Terzo settore che vivono direttamente la cooperazione internazionale, chiamate a valorizzare le proprie esperienze e i rapporti con le popolazioni locali ma anche a giocare un ruolo attivo nell’indicare le priorità di azione ai decisori politici. Comunità solidali nel mondo è una ong italiana che promuove programmi di cooperazione internazionale in alcuni paesi di Africa e America del Sud. Nel 2023, con la prima edizione di “Chukuana”, aveva già contribuito ad accendere i riflettori sul tema della “decolonizzazione” degli interventi di cooperazione internazionale: “decolonizzare” significa pensare e agire con uno sguardo ripulito dagli errori del passato, capace di valorizzare le esperienze di base con le comunità del Sud del mondo, rafforzando la volontà di “aiutarsi reciprocamente” per costruire relazioni più eque e condivise tra Nord e Sud globale. Una riflessione che confluisce ora nell’appuntamento del 30 ottobre. L’introduzione è affidata al presidente di Comunità solidali nel mondo, Michelangelo Chiurchiù, che modererà l’intero workshop. A Gianni Ruocco, docente di Storia del pensiero politico e di Pensiero politico della colonizzazione e della decolonizzazione all’Università di Roma La Sapienza, toccherà il compito di affrontare Il tema delle radici e delle cause delle fratture attuali fra Nord e Sud globale, mentre il direttore scientifico di ASviS, Enrico Giovannini, porterà il proprio punto di vista sulla visione complessiva della realtà sociale e politica del Nord nelle sue relazioni con il Sud globale. A Mario Giro, professore di Relazioni internazionali all’Università di Perugia, il compito di approfondire il cosiddetto “Piano Mattei”, la strategia italiana di cooperazione internazionale rivolta all’Africa, lanciata dal governo Meloni nel 2023, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo condiviso, sostenibile e non predatorio tra Italia, Europa e i paesi africani. A proposito di Africa, Blandina Mmbaga, direttrice del Kilimanjaro Clinical Research Institute (Kcri), uno dei principali poli di ricerca clinica dell’Africa orientale, con sede in Tanzania), illustrerà quale tipo di sensibilità si sta sviluppando nel Sud del mondo, e di conseguenza quale attenzione sia necessario sviluppare da parte dei nostri organismi sul lavoro e nella progettazione alla Cooperazione affinchè sia realmente condivisa.
IL PUNTO DI VISTA DELLE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETA’ CIVILE
Il punto di vista delle organizzazioni della società civile sarà rappresentato da Francesco Petrelli (Oxfam Italia), che rifletterà sul “ripensare la cooperazione della società civile nel nuovo disordine mondiale”, da Ivana Borsotto (presidente Focsiv), la quale si soffermerà sulle sfide della cooperazione internazionale, e dal presidente di Aoi (la Rete nazionale delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale) che tratterà meglio degli stimoli che possono essere trasmessi ai decisori politici a partire dall’esperienza concreta sul campo. La riflessione promette di offrire spunti operativi, visioni strategiche e nuove prospettive per rilanciare il ruolo della cooperazione internazionale in un mondo attraversato da crisi, transizioni e opportunità condivise. “Chukuana” è organizzato in collaborazione con Focsiv (Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario), una delle principali reti italiane di organizzazioni impegnate nella cooperazione internazionale e nel volontariato, e con Aoi (Rete nazionale delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale), che riunisce oltre 500 organizzazioni italiane impegnate nella cooperazione internazionale, nella solidarietà globale e nella promozione dei diritti umani. Per iscriversi: https://forms.gle/nBsEYucKGCTPPsAG7Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it