MILANO – “La mobilità sicura oggi significa soprattutto consapevolezza”, afferma Toni Purcaro, presidente di Dekra Italia, a margine del Forum Automotive di Milano. “L’Oms ci dice che ogni anno muoiono circa 1,2 milioni di persone per incidenti stradali, come se sparisse una città come Milano. Bisogna avere chiara la rilevanza del fenomeno e adottare tutte le migliori pratiche: non solo tecnologia, infrastrutture ed evoluzione, ma soprattutto rispetto delle regole”. Sul ruolo dell’azienda, Purcaro ricorda: “Dekra quest’anno compie 100 anni al servizio della sicurezza stradale: revisioniamo circa 32 milioni di veicoli all’anno nel mondo e testiamo tutte le tecnologie di bordo per migliorare la sicurezza, quindi gli Adas, che possono ridurre del 50% l’incidentalità. I nostri obiettivi futuri sono contribuire a migliorare la sicurezza sulle strade, potenziare quella dei veicoli e fare in modo che la tecnologia sia sempre più al servizio della persona”.
PURCARO: PER LA SICUREZZA STRADALE FORMARE GLI UTENTI DI OGNI MEZZO
“La sicurezza stradale non può più essere intesa come un tema riservato solo a chi guida un’auto o una moto. Le nostre città sono attraversate da una pluralità di mezzi e serve un cambio di paradigma che parta dalla scuola e dall’educazione”. Lo afferma Toni Purcaro, presidente Dekra Italia, intervenendo al Forum AutoMotive dedicato a ‘Automotive, Quale Futuro’. “Occorre sviluppare consapevolezza e rispetto delle regole in tutti gli utenti della strada: pedoni, ciclisti, motociclisti e utilizzatori della micromobilità”, prosegue. In questa direzione rientra il progetto educativo ‘Safe Secure Sustainable’ promosso da Dekra per gli studenti dell’Istituto ‘A.Volta’ di Lodi: dopo il modulo teorico, i ragazzi hanno partecipato a una lezione pratica nel Flagship Store Dekra di Milano, sperimentando procedure di controllo e revisione dei veicoli. Per Purcaro, “la formazione condivisa e l’uso di nuove tecnologie devono alimentare una cultura comune della sicurezza che coinvolga famiglie, istituzioni e operatori. È una responsabilità collettiva”. L’obiettivo si ispira alla Vision Zero: “Ridurre in modo drastico vittime e feriti gravi sulle strade è possibile solo con l’impegno congiunto di tutti gli attori e la diffusione di una reale cultura della sicurezza. Realtà aumentata e virtuale potranno essere di aiuto nel raggiungere il traguardo”.
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