17.8 C
Roma

De Nicola (Sin): “Abbiamo farmaci capaci di rimandare la dialisi di 30 anni”

(Adnkronos) – “E’ giunto il momento di implementare dei farmaci, arrivati da tempo, ma ancora lontani dal raggiungimento dell’ottimizzazione della prescrizione, come le gliflozine. Ci sono anche gli agonisti del recettore del Glp-1, come la semaglutide, o il finerenone. Sono tutti farmaci che, se messi in combinazione, riescono a rimandare la dialisi anche di 30 anni. E’ un successo enorme”. Così Luca De Nicola, presidente Sin-Società italiana di nefrologia, alla vigilia del 66° Congresso Sin che svolge da domani al 24 ottobre a Riccione, spiegando il tema del convegno: ‘Trasformiamo le cure nefrologiche’.  

“Per questi farmaci di prima scelta e di eccezionale capacità nefroprotettiva – sottolinea – abbiamo finalmente reso l’accesso alle cure molto più semplice, eliminando le procedure burocratiche che servono per prescriverli”. Guardando al futuro, per il presidente della Sin “l’aspetto più interessante è che stanno arrivando altri farmaci, come gli antagonisti delle endoteline, che potranno azzerare la progressione della malattia renale cronica. Questo è il motivo per cui il claim del 66° Congresso della Società italiana di nefrologia è ‘La salute dei reni è ora’: ci dobbiamo muovere adesso per ottimizzare le terapie”. De Nicola punta l’accento sulla diagnosi precoce, che significa intervenire “quando i pazienti sono a rischio di sviluppare una malattia progressiva, nelle fasi iniziali di malattia. Ipertesi, diabetici, obesi e cardiopatici – precisa – sono pazienti che dovrebbero fare 2 esami banali: creatininemia ed esame delle urine. In base ai risultati di questi esami, è necessario che i pazienti più semplici e stabili vengano trattati dal medico di medicina generale, mentre quelli più a rischio di progressione verso la dialisi siano inviati subito al nefrologo per essere trattati in modo eccellente”.  

Quanto alla dialisi, “la peritoneale oggi si è trasformata – afferma il presidente della Sin – E’ diventata una dialisi sicura rispetto al passato e di grande efficacia: consente al paziente di stare a casa, facendola in autonomia nell’80% dei casi e con l’aiuto di un caregiver nel restante 20%. E’ in pubblicazione un documento realizzato con gli esperti di Altems – Health Technology Assessment (Hta) dell’università Cattolica, che dimostra un risparmio per lo Stato del 43% rispetto all’emodialisi”. A tale proposito sono in corso delle “interazioni con il ministero della Salute per creare dei percorsi per favorire la dialisi peritoneale che, purtroppo, ancora oggi in Italia è intorno al 10% dei pazienti dializzati. L’obiettivo della Sin è di portarla in 3 o 4 anni al 20% come nel resto d’Europa”. 

ULTIME NOTIZIE

Cremonese-Udinese finisce 1-1: gol di Terracciano e Zaniolo

(Adnkronos) - Cremonese-Udinese 1-1 nel posticipo della 7/a giornata di Serie A. La...

Usa, Corte d’Appello dà ragione a Trump: “Sì alla Guardia nazionale a Portland”

(Adnkronos) - Una corte d'appello degli Stati Uniti ha dichiarato che il presidente...

Mattarella “Ue affronta sfide esistenziali, no a cedimenti”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Oggi le Istituzioni Europee, che Bruxelles si è assunta il...

Etichette speciali per Gaza: l’idea degli agricoltori bio di Bologna che mandano i soldi in Palestina

BOLOGNA - Rietichettano una parte della loro produzione, peraltro quasi sempre biologica, con la...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

Cremonese-Udinese finisce 1-1: gol di Terracciano e Zaniolo

(Adnkronos) - Cremonese-Udinese 1-1 nel posticipo della 7/a giornata di Serie A. La...

Usa, Corte d’Appello dà ragione a Trump: “Sì alla Guardia nazionale a Portland”

(Adnkronos) - Una corte d'appello degli Stati Uniti ha dichiarato che il presidente...

Mattarella “Ue affronta sfide esistenziali, no a cedimenti”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Oggi le Istituzioni Europee, che Bruxelles si è assunta il...