ROMA – “Abbiamo letto la bozza di legge di Bilancio 2026 e concordiamo con chi ha scritto che anche questa volta il governo ha ignorato le richieste avanzate dalle Organizzazioni Sindacali del Comparto Difesa e Sicurezza. È un segnale grave: ai lavoratori di questo settore i sacrifici vengono riconosciuti solo a parole'”. Lo scrive il Sindacato Unico dei Militari in un post su Fb annunciando che presenterà le proprie proposte di revisione in commissione difesa.
LA RIDUZIONE DELL’ALIQUOTA IRPEF TRADOTTA IN UN CAFFÈ: “SONO 40 EURO L’ANNO”
Ecco alcuni esempi riportati dal sindacato: la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per redditi superiori a 25.000 euro. Ecco quali sono gli effetti:Tra 25.001 e 30.000 (tra 0 e 40 euro annui);Tra 30.001 e 35.000 (tra 40 e 140 euro);Tra 35.001 e 40.000 (tra 140 e 240 euro);Tra 40.001 e 45.000 (tra 240 e 340 euro);Tra 45.001 e 50.000 (tra 340 e 440 euro);Tra 50.001 e 200.000 440 euro.”In pratica la stragrande maggioranza dei colleghi percepirà 40 euro all’anno, cioè il costo di un caffè. Ci eravamo illusi che (come dichiarato da qualcuno con toni trionfalistici) fosse stata prevista la detassazione delle indennità accessorie. Ma Abbiamo scoperto che questa è limitata al solo settore privato.Che dire poi dell’adeguamento dell’età pensionabile, che sale di tre mesi senza tenere conto delle peculiarità del comparto, caratterizzato da un’usura fisica e operativa precoce.Novità poi sul fronte del Trattamento di Fine Servizio, con la previsione volta a ridurre i tempi di erogazione da dodici a nove mesi rappresenta il classico pannicello caldo. Ricordiamo infatti che le indicazioni della Corte Costituzionale erano state chiare, ma l’INPS continua a erogarle con le solite tempistiche dilazionate”.
Continua il SUM: “l’aumento del bonus mamme con due o più figli da 40 a 60 euro mensili; l’aumento da dodici a quattordici anni l’età per il congedo parentale e di congedo per malattia per il figlio minore. Ciascun genitore, alternativamente, ha il diritto di astenersi dal lavoro, nel limite non più di 5, ma adesso di 10 giorni l’anno. Per le malattie dei figli compresi tra i 3 e i 14 anni (non più 8 anni).
“ELUSO IL CONFRONTO CON I SINDACATI MILITARI”
Siamo ben lontani quindi da chi si aumenta in maniera indiscriminata i propri stipendi per renderli adeguati al costo della vita agiata (aumenti di circa migliaia di euro al mese per Ministri e Sottosegretari non parlamentari). Mentre c’è chi deve accontentarsi di 1 caffè a settimana per la riduzione della pressione fiscale. La cosa più grave è che il Governo non ha convocato i Sindacati Militari prima della manovra, ma ci si è limitati a un incontro con lo Stato Maggiore della Difesa.Tutto in pieno stile di Gattopardismo Imperante. Valuteremo di concerto con i nostri iscritti, le azioni da intraprendere. Come ogni anno invieremo le nostre proposte di revisione in commissione difesa”.
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