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Tsunami Nba: mafia, scommesse e gioco d’azzardo; in manette anche Rozier e Billups


ROMA – Fbi, Scommesse sportive, poker truccato, famiglie mafiose e arresti eccellenti tra stelle del Nba: gli ingredienti ci sono tutti per un film hollywoodiano alla Scorzese, invece è tutto vero. Il direttore dell’Fbi, Kash Patel ha annunciato ai media statunitensi lo smantellamento di una massiccia rete di gioco d’azzardo illegale che coinvolgeva giocatori Nba, allenatori e diverse famiglie mafiose.

TRA I TREDICI ARRESTI, TRE NOMI “ECCELLENTI”

Le indagini, chiamate “Niente ma rete” e “Operazione scala reale”, legate a giri di scommesse e gioco d’azzardo illegale, hanno portato così agli arresti di nomi eccellenti quali: Terry Rozier, guardia del Miami Heat, Chauncey Billups, coach del Portland Trail Blazers, e Damon Jones, ex giocatore e assistente allenatore dei Cleveland Cavs. Una trentina le ​​persone accusate, di cui 13 legate alla mafia ‘italiana’ negli Usa, per scommesse fondate da informazioni sui giocatori Nba riservate e per partite di poker truccate: una mega truffa che l’Fbi stima in oltre 7 milioni di dollari rubati.

DIFFUSE INFORMAZIONI RISERVATE SUI GIOCATORI PRIMA DELLE PARTITE

Nbc News spiega che secondo l’atto d’accusa, l’ex giocatore e assistente allenatore della Nba Damon Jones avrebbe venduto informazioni riservate sulle stelle dei Los Angeles Lakers LeBron James e Anthony Davis e altri per manipolare un giro di scommesse. Notizie su infortuni e stato di salute, assenze dalle partite che non avrebbero dovuto circolare e che, inevitabilmente, incidevano sull’esito delle partite. Mentre le autorità avvertono che potrebbero esserci altri nomi eccellenti con il proseguire delle indagini. L’ex stella della NBA è stata quindi accusata di cospirazione per riciclaggio di denaro e di cospirazione per frode telematica.

Nel frattempo Rozier e Billups sono stati sospesi dalle rispettive squadre, il Portland ha nominato già come nuovo allenatore ad interim Tiago Splitter, mentre Rozier è già stato rilasciato dopo poche ore su cauzione. La Nba prende le distanze e assicura: “Prendiamo queste accuse con la massima serietà”.

FBI: “OPERAZIONE STORICA, FRODE SCONCERTANTE”

“La frode è sconcertante”, ha detto Patel ai giornalisti, riferendosi al presunto illecito come a un'”impresa criminale che coinvolge sia l’NBA che Cosa Nostra”. Ha affermato che i piani prevedevano “decine di milioni di dollari” di guadagni illeciti. I funzionari affermano che ruoli chiave sono stati svolti da membri famiglie criminali Bonanno, Gambino, Genovese e Lucchese- cognomi di chiara origine italiana- nonché da imputati con soprannomi come “The Wrestler”, “Juice”, “Big Bruce” e “Pookie”. “Un’operazione storica, partita anni fa e che ha coinvolto enti diversi in 11 stati- ha spiegato Patel in conferenza stampa a New York- con attualmente più di 30 persone arrestate”.

LE SCOMMESSE ILLEGALI

La guardia degli Heat sarebbe coinvolta in presunte scommesse illegali, mentre l’ex stella Nba e ora coach di Portland in partite illegali di poker con elementi della criminalità organizzata. Nel filone sulle scommesse illegali è finito così Terry Rozier, già segnalato dai bookmaker per diverse scommesse sospette risalenti al 2023: nella partita contro i Pelicans del 23 marzo di quell’anno, quando indossava la maglia degli Hornets, era rimasto in campo solo dieci minuti prima di uscire a causa di un presunto “problema a un piede”

LE PARTITE DI POKER CON “PESCI” E “FACE CARDS”

Il filone che riguarda invece il giro di partite truccate di poker sarebbe partito dal 2019. Si è risaliti a un’organizzazione ramificata di partite di poker truccate, cui farebbero capo note famiglie mafiose newyorchesi: un giro che da New York si allargava agli Hamptons, Las Vegas e Miami, attirando dalla presenza di nomi dal calibro di Billups e Jones, ricchi giocatori definiti negli atti “pesci”: venivano infatti ripuliti in partite dal finale manovrato attraverso una serie di trucchi tecnologici. I componenti della famiglie mafiose provvedevano poi anche al recupero dei “crediti” da parte delle vittime attraverso intimidazione, minacce e anche violenze e finivano di dividere i proventi anche con le “Face cards”, ovvero gli ex giocatori Nba, Billups e Jones, complici del sistema, secondo le ricostruzioni delle autorità federali. Nel corso della conferenza stampa infine l’Fbi ha puntualizzato: “La Nba, ha già allontanato Rozier e Billups dai rispettivi team e ha cooperato con noi”, sottolineando la sua estraneità alla vicenda.

(photo credit: Nba/Web e Portland Trail Blazers/Fb)
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