ROMA – Una notte di paura, speranza e straordinario coraggio quella vissuta a Roma, dove due agenti della Polizia di Stato, Jacopo e Gaia, in servizio presso il Commissariato di P.S. Sant’Ippolito, sono stati protagonisti di un intervento che ha letteralmente salvato una vita: quella della piccola Alice, una bimba di appena 14 mesi, colta da una grave crisi respiratoria.
Lungo via Tiburtina, nel cuore della notte, i due hanno notato una macchina ferma al semaforo, con il clacson che suonava disperatamente ed il traffico bloccato. Avvicinandosi, hanno trovato il padre in preda al panico: la sua bambina, sul seggiolino, respirava a fatica e stava perdendo conoscenza.
È iniziata così una corsa contro il tempo tra le vie della Capitale: la pattuglia della Polizia di Stato davanti e l’auto del padre subito dietro. Ogni semaforo superato e ogni curva percorsa era un passo in più verso la salvezza di Alice.
Grazie alla prontezza e alla lucidità dei due agenti, l’auto è arrivata in pochi minuti al Policlinico Umberto I, dove la bambina ha ricevuto immediatamente le cure necessarie. Dopo momenti di grande tensione, finalmente il respiro di Alice è tornato regolare e il padre, con le lacrime agli occhi, ha potuto tirare un sospiro di sollievo.
Nei giorni successivi, Jacopo e Gaia hanno avuto la gioia di incontrare nuovamente la piccola Alice e i suoi genitori. È stato un momento di profonda emozione: appena la bambina ha rivisto Gaia, ha allungato le braccia verso di lei e si è stretta forte al suo collo, come se avesse riconosciuto il suo angelo custode in divisa e come se sapesse che proprio quelle braccia, poche notti prima, l’avevano guidata verso la salvezza.
Alice, infatti, non voleva più staccarsi da Gaia, la guardava con i suoi occhi grandi e limpidi, e ogni suo sorriso sembrava un piccolo ‘grazie’ per la vita che per poco le scivolava via dalle manine.
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