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Banche, Panetta: “Il sistema italiano è tra i più redditizi d’Europa, i ricavi continuano a crescere”


ROMA – “Il sistema bancario italiano è nell’insieme solido, ben patrimonializzato e oggi tra i più redditizi d’Europa. I rischi di credito restano limitati, grazie anche alle buone condizioni finanziarie delle imprese. Contribuisce l’ampio utilizzo dei prestiti garantiti dallo Stato, tutt’ora pari a un quarto di quelli alle imprese. I ricavi continuano a crescere, nonostante la discesa dei tassi di interesse, a conferma della capacità degli intermediari di adattarsi e diversificare la propria attività”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo alla Giornata mondiale del risparmio, giunta alla sua 101esima edizione.

BANCHE. PANETTA: USINO RISORSE FASE FAVOREVOLE PER SOSTENERE CRESCITA

“Il contesto in cui le banche operano non è però privo di rischi. L’economia internazionale resta fragile e i mercati finanziari potrebbero subire bruschi aggiustamenti in relazione a shock improvvisi”. Motivo per cui “è importante che le banche utilizzino le risorse generate in questa fase favorevole per rafforzare la capacità di affrontare scenari sfavorevoli, continuare a investire in tecnologia e sicurezza informatica e, soprattutto, sostenere la crescita dell’economia”, afferma il governatore.

PANETTA: CRESCITA SALGA SOPRA 1% STENTATO SU CUI SIAMO ASSESTATI

Secondo Panetta “guardando al futuro, la politica di bilancio dovrà tenere conto dell’invecchiamento della popolazione e dei nuovi impegni in materia di difesa, sostenendo la capacità produttiva. È essenziale innalzare stabilmente il ritmo di crescita dell’economia oltre quell’1 per cento stentato su cui sembriamo esserci assestati, preparando fin d’ora il terreno per la fase in cui non saranno più disponibili i fondi del Pnrr”.

DAZI. PANETTA: EFFETTI DIRETTI PER EXPORT ITALIA LIMITATI

Sul tema dazi, Panetta sottolinea che “il recente accordo tra l’Unione europea e gli Stati Uniti ha ridotto l’incertezza sul quadro dei rapporti doganali bilaterali, ma ha anche comportato un sensibile aumento, dal 2 al 16 per cento, dei dazi medi effettivi sulle esportazioni europee. Secondo le nostre valutazioni, gli effetti diretti per gli esportatori italiani e le loro filiere restano nel complesso limitati, grazie ai punti di forza appena menzionati”. Secondo il numero uno di via Nazionale “il buon andamento delle esportazioni è stato un fattore decisivo nella tenuta della nostra economia”. E “in un contesto difficile, l’industria italiana ha saputo mantenere le proprie posizioni sui mercati internazionali, raccogliendo i frutti della ristrutturazione produttiva”. Ma, avverte Panetta, “la competitività delle imprese italiane non può essere data per acquisita, soprattutto alla luce delle attuali tensioni commerciali e delle incerte prospettive della domanda globale”. Quindi, se i dazi hanno avuto effetti limitati per l’export italiano nel complesso, “non vanno però sottovalutati gli effetti che si concentrano su singoli settori o territori, né quelli indiretti- puntualizza Panetta – Il rallentamento del commercio globale incide sull’intera economia, comprese le aziende e i lavoratori non esposti al mercato statunitense. Questo effetto è amplificato dall’incertezza che ancora circonda l’evoluzione delle politiche commerciali – in primo luogo di quelle statunitensi, ma anche delle misure recentemente adottate dalla Cina. Nei primi sette mesi di quest’anno le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti sono diminuite di 43 miliardi di euro rispetto all’analogo periodo del 2024, mentre quelle verso l’Europa sono aumentate di 34 miliardi. Sebbene non straordinaria, è una crescita rilevante, che interessa in ampia misura i settori a tecnologia avanzata e conferma il rischio – già segnalato in passato – di un ampio reindirizzamento delle produzioni cinesi verso i nostri mercati”.

PANETTA: OBIETTIVO ESSERE PRONTI CON EURO DIGITALE IN PRIMA METÀ 2029

“La decisione di emettere l’euro digitale dipenderà dall’approvazione del regolamento europeo, attesa entro il 2026. L’obiettivo è avviare una fase di prova nel 2027 ed essere pronti per l’introduzione nella prima metà del 2029, offrendo ai cittadini europei uno strumento complementare ai mezzi di pagamento privati e al contante cartaceo”, afferma ancora il governatore.
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