“Mi scriveva che la picchiava, la picchiava per educarla, come se fosse un cane, come se non fosse niente”: ha rivelato la ragazza, nella puntata di oggi pomeriggio, mercoledì 29 ottobre.

La coppia, di origine brasiliana, si era conosciuta in Italia e viveva insieme nella casa di lui da un anno e mezzo, poi diventata scena del crimine. La loro era una relazione turbolenta: ad aprile scorso l’uomo venne applicato il braccialetto elettronico e a lei fu consegnato il ricevitore che avrebbe dovuto far scattare l’allarme. Ma sia il braccialetto che il dispositivo ricevitore non erano attivi: quest’ultimo, dato alle vittime da codice rosso, è stato ritrovato nel garage della casa dei familiari di Jessica. Del resto, nonostante le violenze ripetute e le denunce, la donna era tornata a vivere con lui. “Non sapevo che questo apparecchio fosse qui- ha detto poi la madre di Jessica ai microfoni della trasmissione – Io a lei dicevo sempre di tornare da me, che lui era un pazzo”.

DOPO LE BOTTE L’UOMO LE SCRIVEVA: “NON È FACILE GESTIRTI”

Durante la puntata sono stati mostrati alcuni messaggi della chat whatsapp tra la vittima e l’omicida, salvato in rubrica come ‘amore della mia vita’. “Sono tutta ferita per colpa tua, non riesco a deglutire la saliva, non voglio far fronte a questo, sono piena di ematomi” scriveva Jessica a lui, ottenendo come risposta “guarda, non è facile gestirti”.

“Se ci raccontava delle botte? Poche volte e solo per dire che lui non lo faceva apposta- ha raccontato ancora la sorella- Ci ha provato anche con me a volte, ha tentato di violentarmi e io l’ho denunciato. Dopo, Jessica mi aveva assicurato che lui non si sarebbe più avvicinato a lei. Il ricevitore del braccialetto a casa nostra? Lui gli avrà detto di metterlo qui”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it