| CIVITAVECCHIA – Mattinata di protesta per i lavoratori del servizio mensa dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Ieri, davanti ai cancelli del nosocomio cittadino gli addetti al servizio hanno distribuito volantini e protestato per una situazione che si è fatta nuovamente esplosiva. Filcams Cgil Civitavecchia Roma Nord–Viterbo e Uiltucs Roma e Lazio hanno confermato l’apertura dello stato di agitazione, il secondo in meno di due anni, denunciando carenze strutturali e gestionali del servizio in appalto e l’assenza di risposte dalla committenza Asl Roma 4 e dalla società esecutrice, Innova S.p.A. Si parla di problemi legati a carenza di personale e mancate sostituzioni, ritardi nei pagamenti degli stipendi, errori in busta paga, mancata manutenzione dei macchinari e criticità di sicurezza nei locali. Sindacati e lavoratori hanno chiesto di essere ascoltati seriamente e hanno ribadito come la Asl Roma 4 debba effettuare un monitoraggio puntuale sull’appalto. In conclusione hanno spiegato che per il 10 novembre è stato proclamata una giornata di sciopero, con la mobilitazione pronta a proseguire in assenza di risposte. LA RISPOSTA DELLA ASL – In merito alla situazione dell’appalto del servizio mensa dell’ospedale San Paolo, il direttore generale della Asl Roma4, la dottoressa Rosaria Marino precisa quanto segue: «La Asl Roma 4 ha avviato le verifiche del caso ed ha convocato la ditta Innova per capire quali problemi ci sono nella gestione dell’appalto al fine di trovare delle soluzioni. Ai lavoratori si chiede di pazientare qualche giorno per avere le risposte che attendono». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |