(Adnkronos) – “La mia presa di posizione sull’Ucraina nasce anche da affettività. Quello ucraino è un popolo straordinario, con cui ho un legame forte. Il mio tatuaggio è un segno di vicinanza all’Ucraina”. Così Carlo Calenda, a Sky Agenda torna sul tryzub, il tridente simbolo nazionale dell’Ucraina che figura spesso sulle divise del suo esercito e che il leader di Azione si è tatuato sul polso.
“Ci sono posizioni nella vita – ha proseguito – che si tengono perché sono fondamentali. E il governo Meloni ha molti tentennamenti su Kiev”.
Nei giorni scorsi l’ambasciata russa a Roma aveva criticato il leader di Azione proprio per il tatuaggio. “Ma il politico italiano Carlo Calenda capisce l’essenza del simbolo che ha applicato sul suo corpo?”, scriveva l’ambasciata in un post su Facebook, sottolineando che la “bravata” del leader di Azione “non è altro che un ingresso volontario nella comunità di seguaci di Petlyura, Bandera, Shukhevich e altri nazisti e collaboratori di nazionalità ucraina, le cui mani sono coperte dal sangue di ebrei, zingari, ungheresi, russi, ucraini”.
La risposta di Calenda non si è fatta attendere. “Verrete sconfitti. Come è stata sconfitta l’Urss. La libertà alla fine vince sempre sulla tirannia. E se vi mettete paura di un tatuaggio vuol dire che ne siete già consapevoli”, le parole su X. E a conclusione del tweet, il senatore aggiungeva l’hashtag ‘Slava Ukraïni’.
Tra i commenti al post sul tatuaggio di Calenda, anche quello del comico genovese Luca Bizzarri che ha dato luogo a un botta e risposta social.
“Quelle cose che è giusto e bello fare, a 16 anni”, la battuta di Bizzarri, prontamente commentata dal leader di Azione. “Mi sei diventato anche trombone ora?”, la domanda di Calenda cui Bizzarri ha replicato: “No, vorrei lo diventaste voi. Mi piacerebbe poter votare per degli adulti. Invece Salvini dice ‘Bro’ e tu posti i tatuaggi. E a noi tocca scegliere tra i due”.
“Senti Luca. Passi le tue giornate a parlare di pippe, canne e videogiochi. Ora, per me l’Ucraina è una battaglia ideale, umana e di libertà. E il tatuaggio ha questo valore. Quando ti metti a fare il censore dei comportamenti altrui sei un tantino da ‘avranno degli amici'”, la controreplica di Calenda. “Pardon – la risposta del comico -, non essendo né eleggibile né eletto, non credo che il problema sia quello di cui parlo io. Il problema è una classe politica fatta di adolescenti che cercano cuoricini su X mostrando il tatuaggio come influencer, e poi vorrebbero essere credibili come statisti”.
“Luca, ti sbagli. Per me l’Ucraina – ha provato a spiegare ancora Calenda – è la battaglia politica più importante. E il tatuaggio simboleggia questo. Il tuo continuo ‘è tutto un magna magna’ è diventato stucchevole. Come sai molto bene passo la mia vita a fare proposte profonde e dettagliate su energia, industria etc. quindi cortesemente Salvini lo paragoni ad un altro. Detto ciò ti si vuole bene comunque. A presto”.
Alle parole del politico, ecco però un’altra replica: “Proprio perché fai proposte profonde e dettagliate dovresti avere un amico vicino che dice ‘Abbiamo 60 anni. Magari il tatuaggio lo facciamo fare ai compagni di scuola dei nipoti, e se proprio ci tieni fallo, ma sii buono, non postarlo’. E invece qualcuno (che paghi) ti ha pure detto che era una bella idea. E tu dai del qualunquista all’unico che ti vuole bene gratis. Questo è il tuo dramma”.
Infine la chiusura di Calenda: “Vabbè possiamo convenire che siamo in disaccordo? Un abbraccio”.


