| S. MARINELLA – Dopo il successo della raccolta firme in difesa del bene pubblico della Passeggiata, il prossimo appuntamento del Comitato per la difesa e il restauro della Passeggiata è l’assemblea in programma domani alle 16,30 presso la sala parrocchiale del Carmelo. «Il tema è molto sentito – dicono dalla lista Il Paese che Vorrei – sia perché la Passeggiata al Mare rappresenta la carta d’identità di Santa Marinella a cui non solo i santamarinellesi sono particolarmente affezionati, sia per la storia che ne accompagna il restauro, una storia dai contorni non sempre limpidi, che riassumiamo in breve. E’ stata costruita negli anni trenta nello stile razionalista dell’epoca, difesa anche dal Comune con costi ingenti dall’erosione del mare, data in manutenzione a chi gestisce di stagione in stagione la spiaggia sottostante spesso con appalti esigui e contenziosi legali ripetuti, nell’estate 2022, la società Sophia offre 360mila euro, una cifra da capogiro rispetto ai canoni precedenti. Segue l’affidamento della concessione triennale all’impresa Beach Management. Nell’autunno 2023, le intercettazioni che fanno il nome dell’impresa che veniva più volte ripetuto dagli apici dell’amministrazione. Infine, dopo la stagione 2025, scaduta la concessione, la Passeggiata al Mare viene riconsegnata al Comune più o meno come l’impresa l’aveva ricevuta, senza le opere di ristrutturazione e consolidamento richieste nel bando con cui la Beach Management aveva vinto l’appalto come unica partecipante». «Ora i cittadini si sarebbero aspettati una vera e propria svolta vista la tenace difesa di quel bene e la richiesta della sua riqualificazione da parte dei santamarinellesi, che più volte si sono già espressi a proposito – prosegue Pcv – Ma la giunta comunale decide diversamente e approva il 14 ottobre scorso con una delibera il partenariato pubblico privato della Passeggiata per una cifra di 2,3 milioni di euro per almeno 18 anni consecutivi. All’assemblea si parlerà di tutto questo e soprattutto si rilancerà la richiesta del comitato che è quella di separare il bando di concessione dello stabilimento balneare da quello di affidamento della ristrutturazione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |